Ha reagito a quelli che ha giudicato essere colpi bassi da parte dell’opposizione, trasformando le Aule di palazzo Madama e di Montecitorio in un ring. Il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha risposto colpo su colpo alle accuse e alle illazioni dell’opposizione su politica estera, interna ed economica volendo segnare una diversità col passato: «Io per mantenere il potere non farò mai quello che ho visto fare da molti predecessori», ha affermato in sede di replica durante la discussione sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue. Ha ribadito «l'immutato sostegno a Kiev», ha sottolineato che i riconoscimenti internazionali «riportano l'Italia in Serie A, dove deve stare». Sul rafforzamento della Difesa ha chiesto di «rendere permanente la flessibilità del Patto di stabilità e crescita». Replicando all'opposizione ha evidenziato: «Non abbiamo portato noi il Paese in infrazione, con il Covid sprechi di ogni tipo», ha puntato M5s. «Irresponsabile andare in giro per il mondo a gettare ombre sulla nazione che si rappresenta quando non la si governa solo per cercare di raggranellare qualche consenso, o peggio, solo per cercare un soccorso esterno per fare quello che non si è in grado di fare in patria», ha replicato a brutto muso alla segretaria del Pd, Elly Schlein. In tema di libertà di stampa ha affermato «Mi chiedo se sia possibile prendere lezione dal M5s che oggi scende in piazza e ieri stilava le liste di proscrizione dei giornalisti che non piacevano». Sulla piazza pro Pal: «Qual è il cinismo di utilizzare la sofferenza di un popolo per cercare di raggranellare voti e per cercare di fare propaganda?». Su Gaza, Meloni ha sottolineato che si potrà riconoscere lo Stato di Palestina solo senza Hamas. Inoltre, ha sollecitato Bruxelles a cambiare approccio sulla legge sul clima e ha rivendicato la lettera firmata con altri 15 leader europei e inviata a Ursula von der Leyen per accelerare la semplificazione.
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