mercoledì 29 ottobre 2025

Nazzareno Carusi, caro a Berlusconi, stimato da Confalonieri, Isotta, Letta ed anche Muti, indicato sovrintendente a Bari. Unico a schierarsi a favore di B.V. Ha voluto dire qualcosa'? Leccese, anche lui, si è piegato a Mazzi ( da Corriere , di Francesco Mazzotta)

 

Fondazione Petruzzelli, il pianista Nazzareno Carusi, pupillo di Letta, è il nuovo sovrintendente. In quota FI, La sua carriera fermata da un incidente

Già nel cda della Scala, tra i pochi a schierarsi con Venezi sul caso Fenice

Il pianista pupillo di Letta e in quota FI La sua carriera fermata da un incidente
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Che Nazzareno Carusi fosse destinato ad ottenere (per la prima volta) la direzione di un teatro italiano, si era già capito lo scorso febbraio. La sua mancata riconferma nel consiglio di amministrazione della Scala rappresentava il preludio per un ruolo di maggiore prestigio, che poteva sostanziarsi soltanto con un incarico da sovrintendente, concretizzatosi nelle ultime ore (com’era ampiamente nell’aria) con la designazione a guidare il Petruzzelli di Bari dopo la felice gestione targata Massimo Biscardi

Classe 1968, Carusi era entrato nel cda della Scala nel 2020 ai tempi in cui era responsabile Cultura di Forza Italia. Era stato nominato in rappresentanza della Regione Lombardia, l’ente che in sua vece ha poi incaricato Barbara Berlusconi. Era stato Gianni Letta a lanciare il pupillo e grande amico Carusi nelle vesti di manager culturale, indossate a tempo pieno dal musicista dopo l’incidente alle vertebre subìto nel 2018. Un infortunio grave in seguito al quale Carusi, allievo di due giganti del pianismo del Novecento, il bulgaro Alexis Weissenberg e il russo Victor Merzhanov, aveva dovuto interrompere la propria carriera concertistica, contrassegnata da esibizioni in tutto il mondo, anche in sale di prestigio come la Carnegie Hall di New York e la Wigmore Hall di Londra, e da qualche incisione discografica pubblicata dall’etichetta Emi. Di recente aveva anche assunto, con la direzione artistica del premio Paganini di Genova, diversi altri incarichi in veste di consulente e consigliere d’amministrazione, oltre al ruolo di vicepresidente della Fondazione Orchestra Regionale Toscana, nel cui cda siede ormai da dieci anni. Inoltre, a partire dal 2016 era stato per un triennio consigliere artistico del Concorso Busoni di Bolzano, tra le più importanti competizioni pianistiche al mondo. Carusi aveva iniziato a prendere confidenza con Bari un anno fa, con il trasferimento al Conservatorio Piccinni per la docenza di musica da camera, materia che nel capoluogo pugliese aveva peraltro insegnato agli albori della propria carriera didattica. Ma a febbraio scorso, dopo l’uscita dal Cda della Scala e le voci sulla nomina al Petruzzelli, si era messo in aspettativa. Il suo rientro in Conservatorio è atteso sabato prossimo, non si sa ancora se a tempo pieno o parziale.

Ultimamente Carusi era stato tra i pochi a prendere posizione in favore della nomina di Beatrice Venezi alla Fenice di Venezia, apertamente contestata dagli orchestrali del teatro con scioperi e proteste. Resta da capire se Carusi, una volta nominato sovrintendente, gradirà a Bari la presenza di Stefano Montanari, il cui contratto da direttore musicale scade a fine 2026. Senza contare che, con la stagione d’opera e concertistica già bell’e fatta per il prossimo anno, i margini di operatività del nuovo sovrintendente risulteranno agli inizi abbastanza limitati.

                                          


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