sabato 25 ottobre 2025

Mola di Bari, Agimus. Concerto dedicato ad Alessandro Scarlatti. Cantata inedita

 

Nel terzo centenario della morte di Alessandro Scarlatti (1660–1725), l’Agìmus di Mola di Bari celebra uno dei massimi protagonisti del barocco italiano con un evento di eccezionale valore storico e musicale. Sabato 25 ottobre, alle ore 20.45, sul palco del Teatro van Westerhout, andrà in scena la prima esecuzione moderna della serenata a tre voci Clori, Lidia e Filli, un inedito del compositore napoletano rimasto per secoli nell’oblio e ora riportato alla luce.

Protagoniste della serata saranno Gaia Petrone (contralto), Francesca Boncompagni e Valeria La Grotta (soprani), interpreti di fama internazionale specializzate nella prassi esecutiva barocca. A sostenerle musicalmente, il raffinato Bassifondi Ensemble, diretto dal liutista Simone Vallerotonda, che ha curato anche l’edizione moderna dell’opera insieme a Elia Pivetta.


L’iniziativa si inserisce nel progetto “Circolazione Musicale in Italia”, promosso dal CIDIM, e si propone come un importante contributo alla riscoperta del repertorio barocco italiano. La serenata, composta con ogni probabilità nel 1701 e forse eseguita per la prima volta a Napoli, il 2 giugno di quell’anno, in occasione dell’Ottava del Corpus Domini, è documentata da una preziosa notizia apparsa sulla Gazzetta di Napoli del 7 giugno 1701. Il giornale menziona una “famosa Serenata del Regio Mastro di Cappella Scarlati [sic] con scelte voci, e nobili strumenti”, segno del prestigio che l’autore già godeva presso la corte partenopea.

Conservata in un’unica fonte manoscritta presso la Biblioteca del Conservatoire Royal di BruxellesClori, Lidia e Filli presenta un organico di tre voci (due soprani e un contralto), accompagnate da due violini, viola, liuto e basso continuo. Dopo una sinfonia articolata in più movimenti, la partitura alterna recitativi, arie e duetti, arricchiti da numerosi ritornelli strumentali e da un’originale aria con liuto concertante, elemento raro e di grande raffinatezza.

Alessandro Scarlatti, considerato il fondatore della scuola napoletana, ha avuto un’influenza determinante nello sviluppo dell’opera italiana e della musica europea. Innovatore dell’aria col da capo e creatore dell’ouverture italiana in tre movimenti, fu anche padre di Domenico Scarlatti e autore di un imponente corpus di opere liriche, oratori, cantate e composizioni strumentali.

Nel quadro delle celebrazioni per il tricentenario, la riscoperta di Clori, Lidia e Filli assume il valore di un evento simbolico: un ritorno alla luce di una musica rimasta silenziosa per tre secoli, resa possibile grazie all’impegno di Simone Vallerotonda e del suo Bassifondi Ensemble, fondato nel 2017 con l’obiettivo di riportare in vita il repertorio barocco per strumenti a corda e basso continuo.

Con un approccio rigoroso ma vivace, la formazione italiana si distingue per la ricerca filologica e la passione interpretativa, capaci di restituire autenticità e freschezza a pagine dimenticate della grande tradizione barocca.

L’appuntamento di Mola di Bari si preannuncia, dunque, come un’occasione unica per ascoltare una voce perduta del barocco italiano, nel segno di un compositore che continua, a trecento anni dalla sua morte, a sorprendere per modernità e genialità.

Nessun commento:

Posta un commento