lunedì 27 ottobre 2025

Agostino Ghiglia, Garante della Privacy, per 'sano merito' meloniano. Report ( da La repubblica)

 

Agostino Ghiglia

Un video di Report lo mostra al telefono mentre entra nella sede romana di Fratelli d’Italia ventiquattro ore prima della maxi-multa di 150mila euro comminata dal Garante della Privacy a ReportAgostino Ghiglia, oggi membro dell’Authority, non dev’essersi sentito un estraneo: viene da quel mondo, e di quel mondo ha fatto parte fino al 2019, quando è stato candidato – ma non eletto – alle Europee per il partito di Giorgia Meloni. Lo slogan nei manifesti elettorali era semplice e diretto: “Dove c’è Ghiglia, c’è destra”.

La carriera politica

Ex giornalista torinese, 60 anni, Ghiglia inizia il suo cursus honorum giovanissimo nel Fronte della Gioventù: “Sono stato nella segreteria nazionale”, rivendica in un post su Facebook del 2019: “Ho combattuto la sinistra comunista e la sua ideologia assassina, ho presentato - dopo anni di assenza - le liste del FUAN all’Università”. Per il Movimento sociale italiano in Piemonte diventa consigliere comunale e poi regionale, nel partito torinese è segretario provinciale.

Quando la forza politica cambia pelle, segue Gianfranco Fini nella svolta di Fiuggi: dal 2001 al 2005 è deputato di Alleanza nazionale, nel 2008 torna alla Camera con il Popolo delle Libertà. Si occupa soprattutto di ambiente.

Entra in Fratelli d’Italia nel 2013, alla fondazione. Ma le urne non gli sorridono: tenta le elezioni politiche del 2013, le europee del 2014, ancora le politiche del 2018 e infine le europee del 2019. Non viene mai eletto. Nel 2020 arriva però la nomina politica: il Parlamento lo vota tra i quattro membri dell’Autorità garante per la protezione dei dati.

La vicenda

Mercoledì 22 ottobre Agostino Ghiglia era nella sede romana di Fratelli d’Italia. E lì, secondo l’inchiesta di Report, avrebbe incontrato Arianna Meloni, numero due del partito. Il giorno dopo, giovedì, il Garante della Privacy ha comminato a Report una multa da 150mila euro. Ora le opposizioni chiedono spiegazioni: perché un componente di un’autorità amministrativa indipendente aveva un appuntamento negli uffici della prima forza politica di maggioranza a poche ore da una decisione così delicata?

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