mercoledì 22 ottobre 2025

Sulla manovra i soci di maggioranza 'litigheno' (da LaPresse, di Melania Di Giacomo). Nostro commento

 

Manovra, si alzano i veti su casa e banche. Giorgetti: “Diffidare dalle bozze”© LaPresse

Forza Italia che tuona contro l’aumento delle tasse sugli affitti brevi, poi i malumori dei ministri per i tagli, e la Lega che alza la temperatura dello scontro sulle banche. La manovra, attesa lunedì in Parlamento, ancora materialmente non c’è e già si alzano i veti. Al secondo giorno di polemiche, è il ministro Giancarlo Giorgetti a intervenire per smorzare i toni. Il messaggio del titolare dell’Economia, filtrato dalla riunione del Consiglio Federale della Lega, è un invito a diffidare dalle bozze e aspettare il testo. Che, quindi, può ancora cambiare.

Forza Italia chiede un passo indietro sugli affitti brevi

La prima modifica è chiesta da Forza Italia: un passo indietro sull’aumento della cedolare seccadal 21 al 26%, sugli affitti brevi anche se si affitta una sola casa. Antonio Tajani, che ha riunito la segreteria del partito, fa muro, anticipando un colloquio con il collega dell’Economia: “Siamo assolutamente contrari e faremo di tutto perché il testo del quale si parla sia modificato prima di arrivare alla Ragioneria o in Parlamento”. E avverte: “Noi non potremo mai votare una proposta del genere, è una questione di principio, legata al valore fondamentale che per Forza Italia ha la casa”. Non solo.

Le rivendicazioni delle Forze dell’ordine

Ad agitare la maggioranza anche le rivendicazioni delle Forze dell’ordine. Dalla bozza che circola da domenica sembra profilarsi un aumento di 3 mesi dell’età pensionabile, mentre i sindacati chiedono risorse per la previdenza dedicata, le assunzioni, e gli straordinari. Su questo il ministro della Difesa Guido Crosetto da un lato invita alla cautela, dall’altro sollecita Giorgetti: “Siccome mancano più di 2 mesi all’approvazione finale e poiché ci sono impegni che si potranno assolvere in corso di manovra incassato l’ok europeo e confermata l’uscita dalla procedura di infrazione, come ci ha detto il ministro Giorgetti in Consiglio dei ministri, mi sembra inutile sprecare parole in sterili polemiche“.

Nuova bordata sulle banche dalla Lega

Intanto da via Bellerio arriva una nuova bordata sulle banche. All’unanimità, la Lega ha dato mandato al segretario Matteo Salvini e ai capigruppo alla Camera Riccardo Molinari e al Senato Massimiliano Romeo di “intervenire in fase di conversione, qualora ce ne fosse necessità, per valutare l’aumento del contributo delle banche che sarà destinato al sostegno di sanità, famiglie e imprese”. E il senatore Claudio Borghi già annuncia possibili emendamenti: “Una priorità potrebbe essere quella di fondi per le Forze dell’ordine. Chiederò un miliardo aggiuntivo e mi auguro di non sentire più resistenze fuori luogo, altrimenti sono sicuro che si troverebbe un largo consenso per chiederne due“.


NOSTRO COMMENTO

Ieri, due fatti della tv ci hanno fatto riflettere. Le dichiarazioni di Tajani, dalle quali sembrava che egli fosse  venuto a conoscenza della manovra - ancora in bozza - senza essere stato interpellato al momento della stesura. Noi non la voteremo mai - ha detto -  riferendosi alla cosiddetta 'cedolare secca' ed al 'contributo delle banche'. Spento il video, dall'audio, sembrava una dichiarazione  'populista' uscita da qualche bocca scismatica dall'opposizione.

 E poi, nella nuova trasmissione di Porro (10 minuti, 5 più di Vespa, a Mediaset) l'ospite in studio Durigon, chiamato a spiegare alcuni punti della manovra, sempre in bozza - delle quali Giorgetti continua a ripetere: diffidare! - diceva che non sapeva chi aveva messo in bozza una certa misura (non ricordiamo più quale). Siamo a questo punto, si sconfessano da soli facendo trasparire che l'armonia tanto sventolata dalla Meloni fra i soci della sua maggioranza, ha un solo collante e la paura delle future elezioni: non schiodare. E' la permanenza al potere che vi tiene insieme, cara Premier ( P.A.)

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