lunedì 28 luglio 2025

Università. Facoltà di Medicina. Un esercito di iscritti 'al semestre aperto' senza 'test d'ingresso' ( Corriere adriatico)

 

Medicina, oltre 54mila iscritti al semeste aperto (senza test d'ingresso): come funzionerà e cosa cambierà per gli studenti© Anthology

Università, stop alle iscrizioni per le facoltà di a Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria per il nuovo anno accademico, il 2025/2026. Sono 64.825 gli iscritti che hanno completato la fase di iscrizione presso gli atenei per il semestre aperto, di questi in 54.313 hanno scelto Medicina e chirurgia. Dal 2025-2026 prenderà il via la riforma voluta dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che prevede il superamento dei test d’ingresso e l’istituzione di un semestre aperto con accesso libero e con la contemporanea iscrizione a un altro corso di studio affine. Gli studenti iscritti al corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria sono 4.473, mentre sono 6.039 i ragazzi che hanno optato per il corso di Medicina veterinaria.

 

Le università con più iscritti

Nella top tre delle Università più quotate, per Medicina e Chirurgia sono 4.821 gli iscritti alla Sapienza di Roma, 3.113 quelli alla Federico II di Napoli, 2.674 a Bologna; per Odontoiatria, gli Atenei più scelti sono Milano (423), la Sapienza (314) e Torino (293); per Veterinaria, in testa alle preferenze Milano (806), Padova (794) e l'Università di Roma Tor Vergata (675).

 

Come funziona il semestre aperto

Nella nota del Mur vengono specificati anche i tre gli insegnamenti del semestre aperto, che inizierà il 1° settembre: Chimica e propedeutica biochimicaFisica e Biologia. Ciascuna materia permetterà di avere 6 crediti formativi (Cfu) per un totale di 18. Al termine del semestre aperto, ciascuno studente dovrà affrontare gli esami di profitto sui tre insegnamenti. Le prove saranno uguali a livello nazionale e si svolgeranno in contemporanea, nello stesso giorno. Gli studenti avranno a disposizione due appelli: il primo si svolgerà il 20 novembre 2025; il secondo il 10 dicembre 2025. Ogni esame consiste nella somministrazione di 31 domande per ognuna delle 3 materie del semestre aperto: 15 a risposta multipla con 5 opzioni di risposta, di cui solo una corretta, e 16 a completamento. Per ogni prova si avranno a disposizione 45 minuti. I punteggi conseguiti nei singoli esami saranno validi per la formazione della graduatoria nazionale. Il voto sarà espresso in trentesimi con la possibilità anche della lode. Il punteggio minimo per poter accedere alla graduatoria nazionale non dovrà essere inferiore a 18/30 in ogni singola prova. In sostanza gli studenti dovranno essere promossi in ogni esame. Gli studenti non ammessi al secondo semestre, che hanno ottenuto in ciascun esame un voto non inferiore a 18/30, possono proseguire nel corso affine scelto con il riconoscimento di tutti i Cfu conseguiti.

 

I corsi affini

L’iscrizione al primo semestre del corso affine è gratuita e non vincolata alla frequenza obbligatoria eventualmente prevista dai regolamenti di Ateneo. I corsi affini sono individuati tra quelli delle classi di laurea in Biotecnologie (L-2), Scienze Biologiche (L-13), Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Farmacia e Farmacia Industriale (LM-13), Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali (L-38), nonché alcuni corsi tra quelli delle Professioni sanitarie (scelti in base a criteri oggettivi e aggiornati annualmente dal MUR).

 

La lettera di Anna Maria Bernini

«Studiare Medicina non è solo una scelta di carriera. È una scelta di responsabilità, di empatia, di coraggio. È una dichiarazione d’amore verso la vita, in tutte le sue fragilità. In 54.313 avete scelto di iscrivervi al semestre aperto in Medicina e chirurgia, in 4.473 avete optato per Odontoiatria e protesi dentaria e in 6.039 avete preferito Medicina veterinaria. È a tutti voi che do il benvenuto più caloroso nell’università italiana. Iscriversi a un corso di laurea, qualunque esso sia, è sempre un gesto potente. È molto più di una firma su un modulo. È la dichiarazione d’intenti di chi ha deciso chi vuole diventare». Lo scrive il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in una lettera indirizzata agli studenti di Medicina. «Da oggi - prosegue Bernini - comincia un percorso fatto di studio, esami, dubbi, scoperte, e anche di errori. Non abbiatene paura. È nell’errore che l’apprendimento fa un salto di qualità. Quest’anno, però, voi non cominciate solo un percorso personale. Siete parte di un cambiamento importante, legato alla abolizione del test d’ingresso. Non è un dettaglio tecnico. È un cambio di paradigma. Si passa dalla selezione alla formazione. Da un quiz a crocette al coraggio di investire davvero sul talento. L’università torna ad essere quello che deve essere: una palestra di crescita, non un muro da scavalcare. Un luogo che vi accoglie, vi ascolta, vi prepara. Non una porta sbattuta in faccia. I professori, si riappropriano della propria missione: accogliere, non respingere, formare non selezionare. È vero: sarete in tanti. Ma in un Paese che ha ancora uno dei tassi di laureati più bassi d’Europa, questo non è un problema. È un segnale di coraggio. E se servirà un’aula in più, si aprirà. Se ci sarà bisogno di un corso in più al pomeriggio, si attiverà". «Le università italiane - conclude il ministro - stanno rispondendo con responsabilità ed entusiasmo. E noi, come ministero, ci siamo. Già lo scorso anno sono stati stanziati 25 milioni destinati all’edilizia e per il 2025 raddoppieranno a 50. Abbiamo portato il Fondo di finanziamento per il sistema universitario a un livello mai raggiunto prima: 9,4 miliardi di euro. E non è finita qui. Perché voi siete la priorità. Siete il presente che costruisce il futuro. Buono studio a tutti voi. Che possiate usare la mente per imparare, il cuore per curare. Il vostro talento è in viaggio. E questo viaggio è appena cominciato».

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