Una «ricetta» piacevole e facile per stare meglio? Appendere un bel quadro in casa, andare in un museo, visitare una mostra: l’arte ha la capacità di aumentare il benessere e in qualche caso è anche curativa, visto che poter ammirare la riproduzione di un’opera in una stanza d’ospedale fa star meglio al punto da aiutare ad accorciare la degenza.
Non si tratta dell’opinione di un appassionato d’arte, ma dei risultati di una revisione di 38 ricerche internazionali su poco meno di 7 mila persone, pubblicata di recente sul The Journal of Positive Psychology. Gli autori hanno deciso di indagare che cosa accade solo fruendo dell’arte, senza «produrla»: gli studi che dimostrano gli effetti benefici sul benessere psicologico ed emotivo dell’arte-terapia intesa come realizzazione di quadri, sculture, come danza o altre forme di espressione artistica è infatti già ben nota, meno si sapeva invece in merito a quel che succede soltanto guardando un quadro è un’opera. I dati mostrano che anche in questo caso si traggono vantaggi non da poco, perché aumenta il benessere emotivo: la semplice «contiguità» con l’arte ci fa sentire di avere uno scopo, un senso, di avere una direzione di sviluppo personale.
Ammirare un’opera però non è un lusso, come molti pensano, perché questa piacevole abitudine può essere inserita nella vita di chiunque, per esempio andando in un museo o visitando mostre. Anche appendere opere d’arte o riproduzioni di opere alle pareti di casa o degli ospedali fa bene, a maggior ragione se la fruizione dell’opera è accompagnata, come in molti degli studi analizzati, da una riflessione più o meno guidata o da esercizi creativi che ne potenzino l’efficacia. I meccanismi psicologici di tale efficacia rientrerebbero in cinque categorie: «Alcuni sono meccanismi emotivi, come l’esperienza del piacere promossa dalla visione di qualcosa di bello», spiegano i ricercatori. «I meccanismi cognitivi coinvolgono l’attenzione, la memoria, lo stimolo della curiosità; quelli sociali dipendono dalla condivisione dell’esperienza, per esempio una visita al museo, e aiutano a sentirsi meno soli; ci sono poi meccanismi positivi di auto-trasformazione, perché l’arte aiuta a rinforzare l’identità e a riflettere, e di miglioramento della resilienza, che si manifestano soprattutto quando l’arte entra negli ospedali e supporta il recupero dallo stress».
Nessun commento:
Posta un commento