martedì 29 luglio 2025

Nervi. Festival di balletto. Il direttore Jacopo Bellussi traccia un bilancio dell'edizione appena conclusa (ANSA)

 

"Fino a ieri sera a mezzanotte ero concentrato sullo spettacolo. Ora ho bisogno di rilassarmi, di prendermi qualche giorno di vacanze, fare un po' di mare. E' stato un periodo davvero intenso". Parole di Jacopo Bellussi, il danzatore genovese che ha firmato l'edizione del Festival del Balletto di Nervi conclusa appunto ieri sera ai Parchi con un Gala dedicato alla memoria del fondatore della manifestazione Mario Porcile. Bellussi che a fine agosto lascerà l'Hamburg Ballet per passare come primo ballerino al Balletto di Montecarlo, traccia un bilancio positivo della manifestazione: "Siamo finalmente tornati a un Festival solo di danza come era anni fa. Il pubblico ha apprezzato molto, in platea ho sentito parlare diverse lingue, segno che abbiamo avuto anche spettatori stranieri e del resto ho ricevuto molte chiamate dall'estero di colleghi e specialisti del settore che si congratulavano per quel che stavamo facendo". Quando negli anni Cinquanta il Festival è stato creato da Porcile, era una manifestazione unica: ai Parchi si potevano ammirare per la prima volta compagnie mai arrivate prima in Italia e si poteva fare raffronti fra stili ed esperienze diverse. Ora i tempi sono cambiati, ci sono molte rassegne. "Credo proprio che sì, ha senso fare un festival del genere. Nervi deve tornare ad essere quello di Porcile, ovvero proporre creazioni nuove: non solo un museo, ma un luogo di crescita e di conoscenza. Già quest'anno, ad esempio con il Ballett Kiel, abbiamo presentato qualcosa di nuovo" Quando Porcile creò il Festival il nuovo Carlo Felice non c'era: ora la Fondazione lirica ha un palcoscenico ben strutturato, in grado di accogliere qualsiasi spettacolo e le opinioni a questo punto sono differenti. Chi opta per mantenere il Festival a Nervi, chi pensa che sarebbe meglio portarlo al Carlo Felice. "Perché non usare tutti e due i palcoscenici come abbiamo fatto quest'anno? "Romeo e Giulietta" ai Parchi è uno spettacolo imperdibile, il fascino di quello spazio è unico. Ma lo spettacolo di Lucia Lacarra con le proiezioni aveva bisogno della tecnologia del Carlo Felice e l'abbiamo portato lì. Possono insomma coesistere sulla base delle esigenze delle singole produzioni. Certo, nessuno spettacolo con l'orchestra. "L'avrei voluta anch'io! Da ballerino assicuro che danzare con la musica dal vivo dà altre emozioni. Ma lo spazio attuale di Nervi non consentiva l'utilizzo dell'orchestra e spostare "Romeo e Giulietta" al Carlo Felice sarebbe stato un peccato?." -Per il futuro "il mio contratto riguardava l'attuale edizione appena conclusa. Certo di idee ne ho tante per il futuro, ma la mia permanenza non dipende da me. Ora, come ho detto, vado al mare per qualche giorno, poi si vedrà". 

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