mercoledì 30 luglio 2025

Mattarella alza i toni con Mosca e Israele ( da Avvenire, di Angelo Picariello)

 

Mattarella nella lista dei "russofobi". E lui alza i toni con Mosca e Israele© Fornito da Avvenire

Sergio Mattarella tiene il punto. Nel giorno in cui Mosca gli dedica nuovamente le sue “attenzioni” (stavolta insieme ai ministri Tajani e Crosetto) Mattarella dedica il suo atteso intervento alla cerimonia dei saluti, prima delle ferie estive, con la stampa accreditata, quasi per intero alla sempre più preoccupante situazione internazionale. Al capo dello Stato viene di nuovo addebitato soprattutto il discorso del febbraio scorso in cui aveva ricordato le nefaste conseguenze venute dalla sottovalutazione delle prime violazioni al diritto internazionale perpetrate dal Terzo Reich. Nella lista di “russofobi” stilata dal ministero degli Esteri russo (dopo i ripetuti attacchi venuti dalla portavoce Maria Zakharova), il capo dello Stato è in compagnia del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del presidente francese Emmanuel Macron, ma nel mirino finiscono affermazioni di esponenti istituzionali di mezzo mondo, fra questi i nostri ministri degli Esteri e della Difesa. Per il presidente, arriva la solidarietà unanime del mondo politico, a partire dalla premier Giorgia Meloni e dai presidenti delle Camere La Russa e Fontana.

Convocato dalla Farnesina l’ambasciatore Aleksej Paramonov per contestargli che nelle parole dei nostri esponenti istituzionali non sono riscontrabili propositi “russofobi” di alcun tipo, il diplomatico sovietico trova modo nel giro di qualche ora per ribadire la posizione russa: «Niente di nuovo in quelle affermazioni», si sostiene in un post su Facebo, ed effettivamente - almeno nel caso di Mattarella - si tratta di affermazioni già stigmatizzate in passato che l’ambasciata russa, senza indietreggiare, torna a definire «russofobe».

Per niente turbato dalla battaglia diplomatica in atto Mattarella al Quirinale, senza entrare nella contesa che lo riguarda, difende con forza la lunga storia di pace che ha visto l’Onu protagonista per 80 anni. Prima di ricevere il tradizionale ventaglio (quest’anno donato dall’Accademia di Belle Arti di Napoli), rispondendo alle sollecitazioni del presidente della Stampa parlamentare Adalberto Signore - Mattarella torna a condannare «l’aggressione della Russia all’Ucraina che ha cambiato la storia d’Europa». Ma senza entrare direttamente nelle polemica si capisce che vuole smentire categoricamente una sua avversione contro la nazione russa, contro quello che definisce un «grande Paese - che tale rimane - dice - malgrado le gravi responsabilità che la sua attuale dirigenza si è assunta di fronte alla storia e sulla cui collaborazione avevamo nutrito ampia fiducia nell’Unione Europea», rimarca. E che invece «ha assunto sempre più una sconcertante configurazione volta allo scontro di potenza militare». E come non cogliere un riferimento anche a Putin quando dice, che «oggi molti protagonisti della vita internazionale aspirano a essere temuti più che stimati e ammirati». Una scelta che «può, forse, produrre qualche vantaggio nell’immediato ma colpisce, incrina ampiamente e forse azzera, per il futuro, fiducia, prestigio, autorevolezza». E il riferimento è sempre al leader russo quando poi aggiunge che «vi è chi si dedica a guerre di conquista territoriale, a prove di forza, a perseguire il dominio sui propri vicini». La «postura aggressiva della Russia in Ucraina , più che stravolto, ha cancellato l’equilibrio; equilibrio che garantisce la pace». Lo definisce «un macigno sulle prospettive del continente europeo». Ma, di fronte al tentativo in atto di «screditare e demolire il ruolo dell’Onu» (stavolta il riferimento è anche a Trump) si chiede: «Il mondo sarebbe stato migliore senza l’Onu?».

Video correlato: La Russia Inserisce Mattarella In Una Lista Di “Russofobi”, L’Italia Reagisce (unbranded - Newsworthy Italian)

Poi passa al Medio Oriente e pur esprimendo «orrore» per «il barbaro attacco di Hamas del 7 ottobre», e ferma condanna per «l’ignobile rapimento di ostaggi, ancora odiosamente trattenuti» come per il riaffiorare «gravissimo, dell'antisemitismo, che si alimenta anche di stupidità», la censura per il comportamento di Israele non è meno dura: «L’incredibile bombardamento della Parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza è stato definito un errore». Ma, rimarca, «da tanti secoli, da Seneca a Sant’Agostino, ci viene ricordato che “errare humanum est, perseverare diabolicum”». Per Mattarella la tesi dell’errore isolato proprio non regge: « Si è parlato di errori anche nell’avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che si recavano per dar soccorso a feriti, nell’aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l’uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione». Altro che errori, «come non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente?», è la stoccata più dura.

Citando il Papa, Mattarella condanna «il rifiuto del governo di Israele di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario», ma anche «l’occupazione abusiva, violenta, di territori attribuiti all’Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania». L’ultima parte del suo intervento è in difesa della «funzione vitale del giornalismo come “cane da guardia”» del potere. Perché « la libertà di opinione non modifica la verità fattuale. La libertà di menzogna non è tra quelle rivendicabili. I fatti non sono piegabili alle opinioni, possiedono una forza incoercibile». I temi si tengono «Non è un caso che, nelle nazioni in cui non prevale la libertà dei cittadini, siano presenti forme di controllo e manipolazione della pubblica opinione». «Analisi lucida e totalmente condivisibile», plaude la Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti.

Nessun commento:

Posta un commento