È un Rossini Opera Festival a 360 gradi quello che partirà il 10 agosto, grazie allo speciale allestimento di una delle due nuove produzioni all’Auditorio Scavolini. L’idea della messa in scena di Zelmira da parte del regista Calixto Bieito, che cura anche le scene con Barbora Horáková, è infatti quella di una pedana illuminata di 336 metri quadrati al centro dell’Auditorium: da ogni angolo sarà quindi possibile assistere a uno spettacolo diverso con una visuale particolare. La conclusione del festival, il 22 agosto, con l’esecuzione della Messa per Rossini, sarà dedicata al ricordo di Gianfranco Mariotti, ideatore e sovrintendente del Festival dalla sua fondazione sino al 2017, scomparso lo scorso novembre.
Il ritorno
L’altra novità è il ritorno del festival totalmente nel centro di Pesaro, con l’utilizzo del teatro Rossini e dell’Auditorium e, come ha sottolineato il sovrintendente Ernesto Palacio «di tutte e tre le opere in programma si potrebbe dire che hanno un nuovo allestimento, dato che anche per La cambiale di matrimonio (messa in scena nel 2019) ci saranno alcuni cambiamenti dovuti all’adattamento al palco del teatro Rossini. Ma siamo molto contenti che ogni anno nuovi artisti (undici in questa edizione) debuttino al Rof, così come siamo molto orgogliosi che tanti ex allievi dell’Accademia Rossiniana tornino al Rof ricoprendo ruoli di rilievo e sono 18 quest’anno». Si parte il 10 agosto, con questa inedita versione di Zelmira (titolo che mancava al Rof dal 2009), con Giacomo Sagripanti che dirigerà l’orchestra del teatro comunale di Bologna, che torna al Rof dopo esserne stata compagine di riferimento per un trentennio, e il coro del Teatro Ventidio Basso.
Tra le stelle del cast Anastasia Bartoli nel ruolo del titolo, Lawrence Brownlee (Ilo), Enea Scala (Antenore). L’11 agosto al teatro Rossini la prima de La cambiale di matrimonio (la farsa musicata da Rossini a soli 18 anni) proposta assieme alle Soirées musicales. Christopher Franklin guiderà la Filarmonica Gioachino Rossini nello spettacolo creato da Laurence Dale con le scene e i costumi di Gary McCann e le luci di Ralph Kopp.
Sempre al teatro Rossini, il 12 agosto sarà la volta della seconda nuova produzione, L’italiana in Algeri. Dmitry Korchak dirigerà l’orchestra del teatro comunale di Bologna e il coro del Teatro Ventidio Basso. La messinscena è a cura di Rosetta Cucchi, con scene di Tiziano Santi, Nel cast, Daniela Barcellona come Isabella, Josh Lovell come Lindoro, Giorgi Manoshvili come Mustafà.
Gli altri titoli
Immancabile il Viaggio a Reims con gli allievi dell’Accademia 15 e 18 agosto alle 11 al teatro Rossini. Fitto il programma concertistico con sette appuntamenti previsti tra il teatro Rossini e l’Auditorium. Sono presenti tre Cantate: Il pianto di Armonia sulla morte di Orfeo, La morte di Didone e Il pianto delle Muse in morte di Lord Byron, in prima assoluta nell’edizione critica della Fondazione Rossini. Ci sarà la Messa per Rossini, proposta da Giuseppe Verdi poco dopo la morte del compositore e scritta nel 1869 da autori vari (tra cui lo stesso Verdi, Lauro Rossi, Carlo Pedrotti e Carlo Coccia). Nelle mattinata dei primi tre giorni si terranno, nella Sala della Repubblica del Teatro Rossini, i Rof Talks, appuntamenti di approfondimento delle opere in programma e di tematiche di attualità condotti da Susanna Franchi di Rai Radio3.
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