«Musica d’amare», l’orchestra Arcadia incanta Trani: il concerto come laboratorio di crescita e visione.
Ci sono concerti che intrattengono, altri che raccontano. Musica d’aMARE è riuscito ad andare oltre: un evento che ha saputo coniugare il linguaggio delle emozioni con la costruzione di un pensiero musicale condiviso. Nella magica cornice dell’ANMI di Trani, affacciata sul mare come una terrazza sospesa tra luce e respiro, l’Orchestra Arcadia diretta dal M° Roberto Fasciano ha dato vita a una serata che resterà nella memoria non solo per la musica eseguita, ma per il modo in cui quella musica è stata vissuta, interpretata e offerta alla città.
La scelta di tenere il concerto in un luogo così fortemente evocativo non è stata casuale. Il suono, incorniciato dal vento e dai riflessi d’acqua, ha disegnato una mappa emotiva dove ogni brano – dal valzer alla colonna sonora, fino alle trascrizioni orchestrali di brani pop – ha costruito un ponte tra la sensibilità individuale e il paesaggio collettivo, tra la cultura musicale e l’anima del luogo.
Il pubblico, raccolto in ascolto, ha percepito questo battito lungo, questa volontà di andare oltre il concerto, trasformando l’evento in un’esperienza sensoriale e intellettuale insieme. La risposta è stata sorprendente: posti completamente esauriti, con una partecipazione piena e convinta, a testimonianza della fiducia costruita nel tempo, confermando il desiderio profondo di bellezza e partecipazione nella comunità cittadina.
L’Orchestra Arcadia, nata e cresciuta all’interno dell’Associazione Musicale e Culturale Arcadia, non è soltanto un ensemble: è un laboratorio permanente di crescita, un progetto educativo e professionale di lungo respiro, dove giovani musicisti e professionisti si incontrano sotto una direzione musicale solida, rigorosa, aperta. Un progetto che, con pazienza e visione, costruisce nel tempo un’identità orchestrale autentica, non improvvisata, e per questo oggi riconoscibile.
Il M° Roberto Fasciano, forte di un’esperienza trentennale nella direzione, nella didattica e nella composizione, ha saputo dare a questo progetto una coerenza rara, fatta di studio, selezione accurata del repertorio, preparazione approfondita delle parti, e soprattutto una cura continua del suono e del gesto musicale.
In questo senso, ciò che si è ascoltato a Trani è stato frutto di un lavoro che inizia ben prima delle prove e continua oltre l’applauso finale: una pedagogia orchestrale del dettaglio, della visione e della responsabilità collettiva.
Accanto all’ensemble strumentale, hanno dato voce e colore alla serata Micaela Frigione, Antonio Simone, Andrea Spina e Noelle Di Pierro: quattro interpreti giovani ma già capaci di portare in scena profondità vocale, consapevolezza interpretativa e padronanza tecnica.
La loro partecipazione, in piena sintonia con lo spirito del progetto Arcadia, ha aggiunto sfumature timbriche e intensità emotiva, restituendo al pubblico un’idea moderna e viva di formazione musicale.
Non si tratta, infatti, di “dare spazio ai giovani” come semplice atto formale, ma di accompagnarli in un percorso reale di crescita, in cui l’arte non è un talento da esibire, ma una disciplina da coltivare.
Ogni brano è stato introdotto dalla prof.ssa Lycia Gissi, Un raro esempio di concertazione e divulgazione insieme, che ha reso Musica d’aMARE non solo un concerto da ascoltare, ma una storia da comprendere.
In un panorama musicale in cui spesso la proposta artistica si esaurisce nel singolo evento, Arcadia rappresenta qualcosa di diverso: una continuità progettuale, una comunità musicale in cammino, una fucina di esperienze che guarda alla musica come luogo di formazione culturale, professionale ed emotiva.
Il concerto del 22 luglio non è stato solo un successo artistico: è stato la testimonianza concreta di un progetto che lavora con metodo, idee e passione, e che sta costruendo – un passo alla volta – un nuovo modo di fare cultura musicale nella nostra città.
Musica d’aMARE ha saputo unire l’incanto di una notte sul mare con la profondità di un’idea musicale alta, inclusiva e generosa. In una Trani che si conferma città d’arte e di ascolto, l’Orchestra Arcadia e il suo direttore, Roberto Fasciano, dimostrano che fare musica oggi non significa solo eseguire bene, ma pensare, educare, costruire insieme.
E questo, forse, è il valore più grande che un concerto possa lasciare.









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