lunedì 3 marzo 2025

Littizzetto. Letterina a Melania Trump

 


"Cara Melania, grandissima stangona di cinquantacinque anni portati così bene che sembra che te li sia fatti portare da un’altra. Cara Trampetta. Dolce metà del pezzo grosso. TRAMPOLON. Terza moglie al secondo mandato, futura regina di Panama e Groenlandia. Ti parlo da First lady a First lady. Siamo molto simili io e te. Ti ho vista al giuramento… o almeno, ho visto il tuo mento, e mi è bastato per capire che non avevi la joie de vivre di una Angelina Mango quando ha vinto Sanremo. Eri Fioca. Fioca come una abat-jour nei locali di scambisti. 

Ascoltami Melania, anche se sono italiana. So che ti stiamo un filin sul culo da quando tuo marito stravede per Giorgia. Quella che si presenta in ogni luogo e in ogni lago, financo a Mar a Lago. È sveglia e capace ma è pesante a volte. Ma non essere gelosa, quello tra di loro è solo un rapporto platonico, lei non è che gli fa gli occhi da cerbiatta, sono proprio i suoi che sono così. Ti assicuro che guarda così anche il presidente dell’Albania, che tra altro è un bel figo, e anche Mask, Orban e Milei. Giorgia non te lo vuole rubare, fidati, di maschio alfa gli è bastato il suo che in quanto a ciuffo non era secondo a nessuno. Stai attenta invece a quell’altro. Al suo amichetto. Il Mask. Il Muskio. Il Muskio selvaggio. Che quello è un attimo che te lo travia. 

Guarda che quando quei due sono insieme sembrano Pinocchio e Lucignolo in acido. Microchip e Ciop. Mi mettono ansia come due mamba in una scatola da scarpe. Per carità. Ogni donna deve sopportare un amico scemo del marito, è il nostro karma. Ma l’amico del tuo non è per niente scemo, è pericoloso. Forse non l’hai notato perché avevi gli occhi coperti dal cappello, ma ha fatto il saluto nazista. Nazista, capito? E il tuo Donaldo, che in quanto miliardario libertario quelle dittature dovrebbe combatterle, non ha detto nulla. 

Spiegagli che il termine “deportare” lo usavano i nazisti, quelli contro cui il vostro Paese ha combattuto una guerra mondiale e ricordagli che prima di maschi e femmine ci sono i diritti delle persone, a prescindere da quello che hanno o vorranno avere nelle loro mutande. Mutande che, sia detto per inciso, non è che il tuo marito ha tenuto sempre su, ma non tergiversiamo. E poi prendi Donaldo per colletto del pigiama e mettilo davanti al grande bivio: o Elon o la mia Joland e vediamo cosa sceglie. Melly, sei la nostra ultima speranza, dopo di te, l’apocalisse. Perché se dietro a un grande uomo c’è una grande donna, dietro a un grande pirla la donna deve essere non grande, ma immensa".

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