giovedì 20 marzo 2025

Meloni, furbetta e sveltotta, contro il Manifesto di Ventotene, per silenziare gli attacchi di Salvini: Meloni non ci rappresenta a Bruxelles, e non fa l'interesse dell'Italia

 Ieri sera, Rai 1 - per non far dire a chicchessia che la Rai è tutta di destra - ha mandato in onda, per l'intera serata la magnifica incursione di Roberto Benigni con il suo 'Sogno': L'EUROPA.

 Nella stessa giornata durante la quale al mattino, la furbetta Meloni, consigliata da qualche fascistone del suo entourage ha attaccato, il famoso  e venerato 'Manifesto di Ventotene'(1941 scritto da Spinelli e Rossi,  con dannati  al confino in quell'isola  dai padri putativi dell'attuale premier, i fascisti.

 Leggere quel manifesto, fondativo  dell'Europa dei popoli, con la preparazione  dell'analfabeta Meloni, decontestualizzandolo, è l'operazione che ieri ha fatto in Parlamento. Dove comunque le è stato gridato in faccia, prima che uscisse (penso per la vergogna di  aver detto quello che aveva detto), che se Lei oggi poteva parlare anche dicendo idiozie e falsità, era perchè uomini come Spinelli e Rossi, e tanti altri, uomini ed anche donne, avevano  sconfitto il nazifascismo,  ed avevano dato vita alla Costituzione che sull'antifascismo  che la Premier stenta a far suo come strumento di lotta ( ne ha fin troppi di fascisti nel suo governo e partito)  e di ideologia.

Nel pomeriggio a Tagadà,  La 7, hanno tirato fuori una dichiarazione della fanciulla Meloni, underdog, del 2016, dove tesseva le lodi di quegli uomini ai quali dobbiamo il Manifesto di Ventotene. A che serve? Lei cambia ogni giorno, a seconda di come tira il vento e di come gliele tira il suo socio 'in affari' Matteo Salvini. I

Il quale a Bruxelles, mentre Lei era in Parlamento, le ha detto chiaramente che non aveva il mandato di rappresentare  l'Italia in Europa e che votando la risoluzione von der Leyen, non votava anche in nome della Lega e non faceva gli interessi della Nazione.

 Uno, anzi una,  anche Premier, se le viene detto ciò che Salvini ha detto CHIRISSIMAMENTE, che fa? Salvini oltre che suo socio 'in affari '  (a difesa dei quali ogni volta l'alleanza fra i tre soci dissociati si ricompatta), è anche ministro del suo gabinetto e perfino vice premier. A questa dichiarazione neanche un cenno da parte della Premier, che avrebbe dovuto, e magari chiedere una 'verifica' in Parlamento.

 E' andata la Quirinale per il solito incontro con Mattarella,  alla vigilia di un importante appuntamento a Bruxelles, ma si sa che fra i due non ci è stato neanche un minuto di colloquio privato, e si sa anche che il Presidente era molto infastidito e irritato - come tutti i democratici di questo Paese - per le parole ingiuriose, sacrileghe, rivolte al Manifesto di Ventotene da una ignorante totale, alla quale non  sarebbe servito  ricordare le regole di una buona esegesi storica ( tanto non le avrebbe capite!)  che conosceva ma che aveva volutamente calpestate per alzare un polverone e mettere la sordina alle dichiarazioni laceranti di Salvini, ormai alla frutta, e perciò  tenta disperatamente di attaccarsi a qualunque cosa per sopravvivere politicamente.

 Con la solita faccia tosta di una finta underdog, Meloni,  chiamata a rispondere dell'assenza di suo dei suoi due vice premier, ha detto che Lei ha sempre detto ai  ministri che prima della presenza in Parlamento, nelle 'feste' comandate, venivano gli impegni  per il ruolo di governo.

 Che era esattamente ciò che era andato a fare a Bruxelles Salvini ,m da dove le aveva sparato un missile di quelli superpotenti. Ma Lei, forte della sua dottrina di formazione,  avrà ripetuto a se stessa e ai suoi: me ne frego!

 All'elogio di Trump, che gode della sua stima anche perchè è 'uomo di pace' - quando dichiara come ha fatto già parecchie volte in queste ultime settimane che avrebbe 'scatenato l'inferno', intendeva, secondo Meloni riferirsi all'inferno di pace, un ossimoro politico e militare - non serve  neanche accennarvi, tanto è falso e sottomesso.

Nessun commento:

Posta un commento