Ursula Hirschmann nasce a Berlino il 2 settembre 1913, prima dei tre figli del dottor Carl Hirschmann e di Hedwig Marcuse. Nel 1932, dopo la maturità, si iscrive alla facoltà di Economia, e entra con il fratello Albert nell’organizzazione giovanile del partito socialdemocratico.
Nel 1933, dopo l’avvento di Hitler al potere, partecipa all’attività clandestina antinazista e nell’estate si rifugia a Parigi insieme al fratello. Nel 1935 si trasferisce a Trieste e si sposa con Eugenio Colorni, giovane filosofo antifascista che aveva conosciuto a Berlino e rincontrato a Parigi. Ha tre figlie: Silvia, Renata ed Eva. Si laurea in letteratura tedesca a Venezia. Quando nel 1938 Colorni viene arrestato e mandato al confino per cinque anni, a Ventotene e poi a Melfi , Ursula ottiene il permesso di andare con lui.
Durante le lunghe discussioni politiche durante il confino a Ventotene, con Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, nasce, con il fondamentale apporto intellettuale della Hirschmann, quello che sarà poi il «Manifesto di Ventotene» per la federazione europea (1941). Nel 1943 nasce il Movimento federalista europeo (1943). Nel maggio del 1943 Colorni evade dal confino, verrà ucciso durante la lotta di resistenza. Ursula, trasferitasi a Milano con le bambine, incontra di nuovo Altiero Spinelli. Da lui avrà tre figlie: Diana, Barbara e Sara. Continua il suo lavoro politico nel Movimento federalista europeo. Nel 1975 fonda a Bruxelles il movimento «Femmes pour l‘Europe». Alla fine del 1975 ha una forte emorragia cerebrale. Muore a Roma l’8 gennaio del 1991.
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