venerdì 21 marzo 2025

USA in cerca di uova, a seguito della epidemia di aviaria, chiedono aiuto al Veneto, dopo il no di Finlandia e Danimarca (da Leggo)

 

Aviaria, gli Stati Uniti chiedono uova al Veneto dopo il no di Finlandia e Danimarca: lo scenario© Redazione

Gli Stati Uniti hanno chiesto aiuto all'Europa per far fronte alla crisi delle uova, ovvero alla grave carenza nel Paese dovuta all'influenza aviaria. Da quando il virus ha messo in ginocchio la nazione, una confezione di uova è arrivata a costare anche 8 dollari. E dopo il «no» arrivato dalla Finlandia e Danimarca, le richieste sono arrivate anche in Veneto, una delle regioni con maggiore produzione di uova.

«Sono arrivate molte richieste agli imprenditori agricoli veneti, da Verona a Padova - riferisce Michele Barbetta, presidente del settore avicolo di Confagricoltura Veneto -  ma pure noi siamo al limite con la produzione e non possiamo garantire un approvvigionamento».

 

La crisi delle uova

L'epidemia aviaria non ha messo in ginocchio soltanto gli Stati Uniti, ma anche in Italia, anche se i danni sono stati inferiori. Dall'autunno sono state abbattute 4 milioni di galline ovaiole su 41 milioni, concentrate principalmente negli allevamenti in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, pari al 10%. Significa una perdita di 1,4 miliardi di uova su un totale di 14 miliardi.

«Quello che rimane - prosegue Michele Barbetta - è quasi tutto destinato al consumo nazionale. Ovviamente, data la mancanza di prodotto, il prezzo continua a salire anche in Italia, anche se non ai livelli degli Usa. Gli altri Paesi europei non stanno meglio, dato che l'aviaria ha colpito ovunque». Mediamente ogni italiano - riferisce Confagricoltura - tra prodotto fresco e alimenti trasformati, consuma circa 219 uova all'anno e in Veneto il settore avicolo rappresenta una punta di diamante sul territorio italiano, con una produzione media annua di 2 miliardi di uova. Sono oltre 250 in regione gli allevamenti di galline ovaiole con più di 250 capi.

 

Il «no» della Finlandia: manca l'autorizzazione nazionale

Gli Stati Uniti non si sono rivolti soltanto all'Italia, ma anche ad altri Paesi europei come la Finlandia e la Danimarca. Proprio la prima ha fatto dietrofront, con la Finnish Poultry Association (l'associazione avicola finlandese), che ha respinto la richiesta americana perché il Paese non ha l'autorizzazione nazionale per esportare prodotti a base di uova in America. La direttrice dell'organizzazione, Veera Lehtilä, ha spiegato che le esportazioni richiederebbero lunghe pratiche burocratiche e, anche se si riuscirre a esportare, non ci sarebbero molti benefici per gli Stati Uniti. 

«Milioni di uccelli hanno dovuto essere abbattuti lì a causa dell'influenza aviaria - ha spiegato Lehtilä - abbiamo quattro milioni di galline ovaiole in totale in Finlandia. La quantità che potremmo esportare non risolverebbe la loro carenza di uova». Anche la Danimarca ha «declinato» l'invito degli Usa. Donald Trump, dopo aver espresso il desiderio di «prendersi la Groenlandia», non ha esitato ha mandare la richiesta al Paese ma la Danish Egg Association ha deciso di rifiutare (almeno per il momento).

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