Il mondo del cinema torna a far sentire la propria voce. Ieri mattina l’allarme è arrivato da una ventina di associazioni del settore, tra cui Anac, 100 Autori e Air3, che hanno chiesto al governo di "fare presto" e di varare tempestivamente i decreti correttivi del tax credit e la documentazione richiesta dai giudici del Tar del Lazio sempre sulla relativa normativa. "Ormai da un anno il settore del cinema e dell’audiovisivo vive nell’incertezza del suo futuro. Questo è un lavoro da cui dipendono famiglie intere, eppure più del 70% delle maestranze, attori e autori sono senza occupazione, molti da più di un anno, quasi tutti senza prospettive di lavoro davanti a sé. Ogni giorno in più di rimando è un pezzo del settore che sparisce per sempre", si legge nell’appello.
E mentre i doppiatori italiani continuano a dire “no“ a un mondo in cui le espressioni artistiche saranno create da algoritmi, anche la regista Liliana Cavani (foto in alto) sottolinea l’urgenza di difendere il cinema dal predominio tv.
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