Hai voglia a dire e ridire che non sono ricattabili, come hanno detto, ridetto e ripetuto, sia Sangiuliano che la Boccia, sua amante da mesi.
E' ovvio che nell'alcova si spifferano anche i più imprevedibili segreti, perfino quelli di Stato; la storia è piena di casi simili e dunque la possibilità di ricatto esiste eccome.
La storia Sangiuliano-Boccia ci ha fatto venire alla mente casi analoghi, E il sesso anche se diversi fra loro; tralasciandone tanti, il caso Clinton-Lewinsky e la brutta storia di Marrazzo.
Storie che hanno tutte un fattore comune: la solitudine del potere alleviata fra le lenzuola ed anche fuori della camera da letto, ma con il sesso sempre, magari anche con un pizzico di passione e sentimento, quale leva potente.
E che richiamano anche altri casi, quelli di tantissimi uomini di potere che una volta giunti all'apice del successo in ogni campo, vogliono cambiare vita - dicono così - e cominciano a cambiare la compagna della vita; solitamente ne prendono una più giovane illudendosi di poter rivivere, attraverso i soldi o il lusso che possono offrire, la giovinezza che ormai non torna più.
E qui i casi che potrebbero citarsi sono infiniti. Quasi tutti gli uomini di successo sono passati per le 'forche caudine' del cambio di moglie o compagna, e non soltanto perchè i soldi possono permetterlo agevolmente. No, c'è alla base l'illusione di poter fare qualunque cosa, anche di fare e disfare i sentimenti. Perfino l'intelligenza non conta, perchè molti di loro, spesso vittime di donne assetate di potere anch'esse e di visibilità, il successo l'hanno raggiunto ed ottenuto attraverso l'intelligenza.
Tornando al caso Sangiuliano-Boccia è evidente che la donna seduttrice, poi respinta (dal sedotto o coseduttore?) intende vendicarsi, tanto che replica, sfrontatamente, in diretta a tutto ciò che il Ministro e perfino la Premier dicono in tv.
Ma la ricattabilità ora tocca anche Giorgia Meloni. Perchè la Premier ha respinto le dimissioni offertele da Sangiuliano? I commentatori spiegano che avrebbe dovuto poi mettere mano alla soluzioni di altri problemi nel governo ( Santanchè, Sangiuliano per fare solo due nomi, ma c'è anche Fitto per ragioni differenti), che Lei non intende risolvere al momento, come i suoi soci/avversari al governo agognerebbero, per toglierle qualche poltrona e mettervi seduto uno dei loro.
Meloni è comunque ricattabile perchè si è alla viglia delle nomine in Rai - e si sa che Salvini e Tajani hanno grandi ambizioni, neppure tanto segrete, frenate dalla Premier; ed alla vigilia - fatto ancor più grave per i risvolti internazionale - della riunione del G7 dei ministri della Cultura, a fine mese.
Ci sarà Sangiuliano come capo delegazione e ministro del paese ospitante? Verranno tutti i ministri? Sangiuliano, in maniera più o meno evidente, sarà fatto oggetto a dileggio e risatine? Che figura ci fa la 'tosta' Meloni?
E d'altro canto Meloni non potrebbe affidare l'incarico di presiedere la riunione ad un sottosegretario, di cui i ministri del G7 non conoscono neanche il nome.
Questa, a poche settimane dalla grana più grossa della Legge di bilancio, è certamente la prima e più dura prova per Meloni e il suo Governo.
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