martedì 9 marzo 2021

Emirati arabi: Mecca per i vaccini anti Covid. Basta avere soldi (da La Repubblica)

 Una lunga fila di tycoon, miliardari, alti dirigenti, reali e vip mondiali, sono atterrati di recente ad Abu Dhabi per avere accesso al vaccino. Lo racconta il Financial Times. È di solo qualche giorno fa la notizia, che ha fatto storcere il naso agli spagnoli, che le sorelle del re Felipe VI, Elena e Cristina, sono andate a vaccinarsi contro il Covid negli Emirati Arabi Uniti l'agosto scorso, nel corso di una visita al padre Juan Carlos, che vive lì dopo che uno scandalo di corruzione lo ha allontanato dalla Spagna.(dove però si mette in carcere un rapper che quello scandalo ha semplicemente denunciato, ndr)

I reali emiratini e gli alti funzionari del governo hanno già utilizzato le abbondanti dosi del vaccino Pfizer in loro possesso e ora sembra che le abbiano messe a disposizione dei pochi selezionati non residenti, tra cui l'mministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e altri top manager del gruppo. "E' stato fatto a scopo di lavoro", ha spiegato un portavoce del gruppo al quotidiano britannico.

"Non era mia intenzione vaccinarmi, ma siccome me lo hanno offerto, ho accettato volentieri", ha detto il finanziere britannico Ben Goldsmith al Ft. "Gli Emirati vaccinano chiunque lo chieda. A noi è successo di essere nel posto giusto al momento giusto".

Su 10 milioni di abitanti, 6 sono stati già vaccinati. Il programma di vaccinazione degli Emirati è uno dei più veloci ed efficienti al mondo, insieme a Israele e Gran Bretagna. Le dosi in più vengono così donate a chi "capita" da quelle parti, e a chi ci lavora, hanno spiegato fonti locali al Financial Times.

Ma le polemiche non mancano. Come le principesse spagnole, anche il banchiere canadese Mark Machin ha pagato cara la sua dose. Il mese scorso è stato costretto alle dimissioni dopo che è trapelata la notizia del suo volo vaccinale ad Abu Dhabi, in violazione del lockdown in vigore nel suo Paese.

Oltre a usare Pfizer-BioNTech, gli Emirati sono arrivati alla fase 3 della sperimentazione del vaccino cinese Sinopharm, e progettano di produrlo direttamente nel Paese.

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