"Auguro ai giovani
autori di continuare a comporre, e di poterlo fare con dignità, con
l'aiuto delle istituzioni. E credo che una manifestazione come questa
dovrebbe essere sostenuta di più dallo Stato". Con parole che
sono una speranza e un monito per il futuro, il Maestro Ennio
Morricone commenta con l'ANSA il valore inestimabile, "non solo
romano, ma nazionale" del Festival di Nuova Consonanza, la cui
53° edizione si svolgerà a Roma dal 12 novembre al 20 dicembre.
Morricone, socio fin dagli esordi di Nuova Consonanza, e fra i
protagonisti dello storico Gruppo di Improvvisazione attivo negli
anni '60 e '70, ha voluto dimostrare con la sua presenza l'affetto
nei confronti di una manifestazione in cui, partendo dalla musica, si
coltiva la scintilla della creatività contemporanea. Una creatività
dalla vocazione multidisciplinare, come si vede dal cartellone di
quest'anno, con oltre 20 appuntamenti tra concerti, teatro musicale,
performance, audio e video installazioni, premi e concorsi. Focus
dell'edizione 2016 la nuova generazione di compositori nati negli
anni '80, a cui sarà dedicato il concerto inaugurale del Festival:
obiettivo è creare un ponte tra loro e chi li ha preceduti
esattamente 100 anni prima, come per esempio Ottorino Respighi
(1879-1936) di cui cade l'80o anniversario della morte. Tra gli
ospiti anche Raiz, la voce degli Almamegretta, autore e protagonista
del progetto New Ghetto Songs, il duo di dj inglesi Demdike Stare che
rielabora dal vivo le registrazioni d'epoca inedite del Gruppo di
Improvvisazione, e Marcello Panni, con l'opera Hanjo, tratta
dall'omonimo No moderno di Yukio Mishima. Completano il programma
incontri e conferenze di approfondimento, a testimonianza di un
lavoro che si svolge non soltanto nei giorni del Festival, ma tutto
l'anno, e che dopo il progressivo taglio dei fondi pubblici di
Mibact, Regione e Comune, si regge in piedi con l'apporto volontario
di gran parte dello staff (in primis il presidente Lucio Gregoretti)
e con la sinergia con altre istituzioni culturali italiane.
Collaborazioni fondamentali, che si vedono anche nella scelta dei
luoghi 'sparsi' della manifestazione, dal Conservatorio di Santa
Cecilia ai teatri Palladium, Vascello e Centrale Preneste. Fulcro del
Festival il grande omaggio proprio a Morricone il 6 dicembre al
Macro, con la proposta al pubblico di alcune pagine della sua 'musica
assoluta'. Nel programma del concerto, anche i Tre scioperi,
composizione su testi di Pier Paolo Pasolini, e Se questo è un uomo,
su testo di Primo Levi. "Ai giovani che vogliono comporre dico
di studiare e rifare su di sé la storia della composizione per poter
poi essere liberi di inventare", dice il Premio Oscar,
affermando di "non poter dare altri consigli". Poi, offre
qualche aneddoto sulla carriera, ricordando gli inizi con le prime
colonne sonore, "in cui cercavo di abbandonare l'impostazione
del conservatorio. Ma poi con la musica impegnata non ho avuto
successo e allora ho cambiato strada". Infine quello che suona
quasi come un incredibile rammarico: "Avrei voluto portare al
cinema qualcosa di più contemporaneo. Non ci sono riuscito, forse ho
sbagliato".(ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento