Luigi Boschi, nel suo seguitissimo blog, lamenta la dimenticanza piovuta su Arturo Toscanini, a cominciare nella sua natale Parma, al cadere del 150 anniversario della sua nascita, avvenuta appunto nel 1867. Incolpando di ciò prevalentemente il sindaco Pizzarotti che ritiene non sufficientemente interessato a tale causa, mentre dovrebbe esserlo, forse perché non trova interlocutori a Roma, dove gli anniversari da festeggiare si decidono e quelli da passare sotto silenzio pure.
A Roma, s'è deciso di celebrare i 150 anni dalla morte di Rossini (che cadranno nel 2018) e giustamente, con la creazione di un comitato d'onore, già costituito, nel quale siedono anche Napolitano e Gianni Letta, ed apposita legge per i finanziamenti; per Toscanini no.
Ed anche il Comitato internazionale 'Viva Toscanini', nato e finanziato nelle precedenti celebrazioni, per il 2007( cinquant'anni della morte) tace, anzi sembra 'in sonno' profondo. E dire che alla sua nascita - non uno ma due comitati, uno d'onore e l'altro esecutivo, ambedue con centinaia di componenti (si vada sul sito e si leggano i nomi, molte le sorprese!) con gente d'ogni risma - sembrò, anche a noi che lo criticammo non senza ragioni, volersi assumere ogni volta l'incarico ed i finanziamenti relativi ai ricorrenti ricordi celebrativi del grande direttore. Così almeno si leggeva, e si legge tuttora, sulla home page del sito ad esso dedicato e che noi abbiamo riprodotto alla lettera (salvo che per i neretti, introdotti per agevolarne la lettura) nel post precedente.
Luigi Boschi - non più noi, che dal Comitato abbiamo ricevuto parecchi avvertimenti che miravano a non occuparcene più - dovrebbe svolgere un'indagine sul quel Comitato chilometrico, per i componenti, e forse anche per i finanziamenti di allora, che mancano oggi.
Viva Toscanini! anche senza il duplice Comitato internazionale.
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