Noi lo abbiamo scritto molti giorni fa, esattamente quando venimmo a sapere che per andare a vedersi un film, seppure in 3D e seppure accompagnato con l'esecuzione dal vivo della colonna sonora, all'Auditorium della Conciliazione, occorreva spendere dai 36,50 ai 188,00 Euro a persona - ed anche i bambini, maggiormente attratti da Harry Potter, pagavano il biglietto. Una riduzione è prevista, del 20% , ma solo per nuclei familiari a partire da quattro persone.
Abbiamo scritto che si trattava di un furto, in piena regola.
Primo: perché pur sempre della visione di un film si tratta, la proiezione in 3D ormai si vede in molte delle pochissime sale cinematografiche rimaste aperte dopo la grande crisi.
Secondo: perché l'Orchestra italiana del cinema, un complesso che agisce normalmente in uno studio di registrazione nel quartiere Parioli, ad organico variabile si compone certamente di un nucleo fisso, ma poi ingrossa le su file con musicisti, giovani!!!, supponiamo mai pagati a dovere, scritturati per la bisogna del momento; perciò di un'orchestra in genere 'raccogliticcia'. E del resto per quanto impegnative, le musiche da eseguire non sono certo le sinfonie di Beethoven, né quell'orchestra di 84 elementi - che pena fare leva sul numero degli orchestrali! - può paragonarsi ad un'orchestra stabile, figuriamoci ad un' orchestra di nome, non diciamo come i Berliner o i Wiener (questi ultimi a Roma proprio nei giorni scorsi per il 'Festival di Musica e Arte sacra'), ma neanche ad una orchestra italiana di livello come Santa Cecilia o la Scala.
A queste obiezioni, riprese ieri da un giornale, gli organizzatori hanno risposto che:
- la società cinematografica proprietaria della pellicola e dunque titolare dei diritti di trasmissione, ha grandi pretese, cioè si fa pagare molto;
- la società 'cinema concerto' fondata dal direttore americano che dirige a Roma promette un incontro con il direttore medesimo (ma chi è?) a cbi acquista i biglietti da quasi 200,00 Euro a persona;
- l'orchestra di 84 elementi costa molto;
- e, infine: i prezzi dei biglietti a Londra ed in altre capitali erano più alti: chissenefrega- diciamo noi.
Veniamo infine a sapere che in gennaio Harry Potter con le medesime modalità verrà proiettato agli Arcimboldi di Milano.
Ora è abbastanza chiaro, anzi ancora più chiaro, che parte di colpa di questo furto è anche di Valerio Toniolo, membro, DA ANNI, di tutte le Commissioni centrali ministeriali per lo spettacolo dal vivo ( evidentemente è portato in palmo di mano dai vari ministri, da Rutelli a tutti gli altri fino a FGrancechini ); fondatore dell' associazione 'Valore cultura'; gestore per conto della famiglia Cesa attraverso la società ' I Borghi' dell'Auditorium Conciliazione, di proprietà del Vaticano; senza dimenticare che Carlo Fontana, presidente dell'Agis, lo ha voluto al suo fianco nell'Associazione dello spettacolo che presiede.
Insomma, solo Toniolo e Parmeggiani ( quest'ultimo fondatore e gestore dell'orchestra) non si sarebbero resi conto che in Italia la crisi non è finita. E che non si può fare la cessione del quinto, per portare un figlio a vedere un film - è solo un film - con le musiche eseguite dal vivo - e magari quelle registrate ed incise nella colonna sonora sono anche meglio eseguite. Anzi lo sono sicuramente, perché un sincrono perfetto, per quanto l'orchestra sia all'altezza ed abbia provato a dovere ( e noi non siamo certi né dell'una né dell'altra cosa!), non si avrà mai. Certo c'è un elemento di spettacolo in più, costituito dall'orchestra schierata sotto il telone sul quale è proiettato il film. Ma troppo ci costa.
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