Il matrimonio di Tony Pappano con l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, di cui è direttore musicale dal lontano 2005, dura da troppi anni per potersi ancora definire un matrimonio 'd'interesse'.
E già che prima ancora di legarsi ufficialmente con l'Accademia, Pappano aveva deciso di convivere, forse per mettere alla prova sia la sposa che se stesso, e per questo già dall'autunno del 2003 - era stato nominato in primavera, ma il matrimonio ufficiale sarebbe stato celebrato a partire dalla stagione 2005-2006 - i tempi di permanenza nella Capitale, abbandonando la fidanzata londinese ( Covent Garden) divennero sempre più lunghi.
Poi il matrimonio ufficiale e 'd' amore' fra lui e Santa Cecilia venne consumato. Il mondo cominciò ad interessarsi all'orchestra dell'Accademia, negletta per anni, per via di quel suo tanto entusiasta sposo che molte altre orchestre avrebbero voluto legare a sé e che sembrava aver riportato fuoco di gioventù nella compagine romana.
Cominciarono i primi successi non solo a Roma, le tournée nel mondo - una sorta di ripetuti viaggi di nozze, dai quali il matrimonio tornava a presentarsi sempre più solido e convinto - e le numerose incisioni discografiche, mentre l'industria del disco piangeva lacrime amare. Pappano era il nuovo cavallo di razza della scuderia dei direttori d'orchestra, e prima la sua, poi anche le altre case discografiche volevano accaparrarselo. E l'hanno fatto, stringendo con Santa Cecilia un patto di cooperazione, con forti sconti di spesa e registrazioni dal vivo, che in tempo di crisi anche per il disco, ha consentito le numerose registrazione, premiate dalle riviste discografiche.
Dunque nel 2005 viene celebrato il matrimonio, rinnovato, presumibilmente ogni tre o quattro anni, fino ad arrivare al 2017, quando sarebbe scaduto l'ennesimo rinnovo, anche dopo l'uscita di scena del sovrintendente emerito Bruno Cagli (con il quale, stando a quel che si dice sottovoce, i rapporti non sono stati sempre idilliaci).
Poi arriva Michele dall'Ongaro, che già lavorava ' a bottega' con Cagli, che lo aveva prima fatto diventare 'Accademico' ( anche su quella sua elezione qualche dubbio viene sollevato), poi istruito a dovere ed infine candidato a succedergli.
Appena insediato, nel febbraio dell'anno scorso, dall'Ongaro, nel presentare pubblicamente la stagione 2015-1016, annuncia coram populo, che Pappano non andrà via quando terminerà il suo contratto e cioè nel 2017, ma resterà ancora per altri due anni fino al 2019, perchè 'i progetti in cantiere sono tanti e sia Pappano che l'Accademia non intendono lasciarli a metà'.
Nel frattempo anche il Covent Garden, la sua eterna fidanzata inglese del 'Pinkerton del podio', annuncia che il fidanzamento si protrarrà fino al 2019. Insomma sono due le donne che si contendono un unico uomo e che si dichiarano, di fatto, contente, pur non avendolo tutto e solo ciascuna per sé.
Passa un anno ad arriviamo ad oggi. Giusto la festa di Santa Cecilia. Di nuovo si fa vivo Michele dall'Ongaro ed annuncia che il matrimonio fra Pappano e l'Accademia di Santa Cecilia continuerà fino al 2021, e che il tempo non ha attutito la passione che lega i due.
Ragionamoci un pò. Dopo una quindicina d'anni insieme, come in qualunque matrimonio, e quello artistico non farebbe eccezione, due cos'altro hanno da dirsi che già non si son detti, che già non conoscono e che già non prevedono prima ancora che uno dei due parli all'altro?
Noi che siamo fermamente convinti che i matrimoni servono anche in arte, perché se un'orchestra viene affidata a fidanzati di passaggio difficilmente nascerà un legame solido, utile sia all'orchestra che al direttore, siamo altrettanto convinti che dopo anni ed anni di vita comune, forse una scappatella, meglio una separazione consensuale quando non un vero e proprio divorzio, farebbe sicuramente bene, come nella vita reale. Servirebbe a ridare nuova linfa alla passione senza la quale anche un matrimonio 'dal podio' non regge e non rende.
Dunque attento Pappano, la routine, sempre in agguato, fa male, anzi malissimo, e può essere addirittura mortale. E Santa cecilia cominci a cercarsi un nuovo aitante fidanzato, da sposare successivamente, se le cose vanno bene, che sia innamorato almeno quanto è sembrato Pappano per tutti questi anni.
Ma forse più semplicemente, prolungando il rapporto con Pappano fino al 2021, Michele dall'Ongaro - sull'esempio di Paolo Baratta alla Biennale che ha già nominato i responsabili per il prossimo ventennio, sentendosi ormai immortale ed inamovibile - vuole fare in modo che l'uscita, eventuale, di scena di Pappano, non coincida con la fine del mandato di dall'Ongaro da sovrintendente, lasciando in Accademia un vuoto duplice, incolmabile.
Nessun commento:
Posta un commento