mercoledì 8 gennaio 2025

Ezio Bosso. A 5 anni dalla morte, inediti e ultime composizioni in CD

 

Sony Classical e Buxus Records

presentano

Ezio Bosso

The Hidden Room – the last pieces



Sonata N. 1 per Violino e Pianoforte Unconditioned

Trio N.2 per Violino, Violoncello e Pianoforte About Missed Steps

Aylen Pritchin, violino nella Sonata N.1

Grazia Raimondi, violino nel Trio N.2

Luigi Piovano, violoncello

Francesco Libetta, pianoforte


LINK AUDIO

HiFi: https://drive.google.com/drive/folders/12Y7b0EfQzwejAKJ9XbBp0B1n0K0McOCG?usp=sharing

CD: https://drive.google.com/drive/folders/12TXDyp-YWQ1E6hEfbOvWn5njW-Gazb5C?usp=sharing

Mp3: https://drive.google.com/drive/folders/12ztXJvDHTwB83goHj6iPH6L5bs5GiTaD?usp=sharing




Nei cinque anni dalla scomparsa precoce di Ezio Bosso escono per Sony Classical i suoi ultimi inediti di musica da camera, registrati per la prima volta dopo accurata revisione delle partiture, nell’interpretazione magistrale di quattro grandi solisti in due diverse formazioni cameristiche: il pianista ed intellettuale salentino Francesco Libetta, ormai capofila dell’eredità artistica del grande torinese; il violoncellista e direttore d’orchestra Luigi Piovano, già collaboratore di Bosso come primo violoncello dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; la violinista Grazia Raimondi e la giovane star del violino Aylen Pritchin, tra gli artisti più quotati sui migliori palchi internazionali.

Si chiude nel primo quinquennale di Ezio Bosso il lungo percorso che ha impegnato gli Eredi Bosso, guidati dal nipote Tommaso, nella revisione, pubblicazione e registrazione di tutti gli inediti della sua intensissima parentesi di compositore per un totale di dieci titoli e tre album.

Un percorso complesso giacchè Ezio amava lasciare le sue musiche aperte e quindi declinabili all’occasione in formazioni diverse, sempre pensate solo per la magia effimera dell’esecuzione dal vivo e mai per i posteri, futuro a cui Bosso non ha mai dato alcuna importanza né posto attenzione.

Dopo le prime pubblicazioni realizzate nella cerchia degli amici e collaboratori più stretti del Maestro, fra cui vale ricordare i fratelli David, Diego Romano e il Quartetto D’Archi di Torino, gli Eredi Bosso, oggi attivi con la neonata Associazione Ezio Bosso, hanno poi proseguito il lavoro per ampliare la cerchia dei musicisti italiani ed internazionali coinvolti nella sua musica, così da allargare la cerchia degli esecutori di lignaggio e qualità, oltre ai sodali di vecchia data come Sergej Krylov, Anna Tifu, Mario Brunello, Enrico Fagone fra i tanti.

Negli ultimi due anni poi, in questa logica di continua espansione naturale e dovuta del repertorio, gli eredi Bosso si sono prevalentemente affidati al gusto, all’intelligenza e alla cultura non solo musicale, del pianista di rara sensibilità Francesco Libetta, il quale nella sua personalissima ed originale ricerca dell’aura della musica dal vivo attraverso i secoli, ha trovato in Bosso uno sfidante banco di prova sia come performer sia come trascrittore ed oggi anche come direttore artistico di questa registrazione, della quale ha personalmente seguito ogni singola fase, dalla revisione delle partiture alla selezione dei cameristi fino alla collaborazione nella delicata scelta del suono insieme allo storico fonico di riferimento di Ezio Michael Seberich.



Nessun commento:

Posta un commento