mercoledì 1 luglio 2020

Ciò che Stefano Massini non scrive a proposito del fallimento del CIRQUE du SOLEIL

IL fondatore del Cirque du Soleil, Guy Laliberté, è stato arrestato in Polinesia con l'accusa di spaccio e coltivazione di marijuana. I gendarmi della Polinesia Francese lo hanno fermato appena atterrato col suo jet privato a Nukutepipi, il piccolo atollo privato che poissiede nell’arcipelago di Tuamotu, Sud Pacifico.

L'imprenditore canadese, 60 anni, filantropo, giocatore di poker e "turista dello spazio" dopo il viaggio di 39 giorni che si regalò per i suoi 50 anni a bordo della Sojuz TMA-16, nega tutto. Lo fa con una dichiarazione ufficiale tramite la sua società Lune Rouge (entrata l’anno scorso proprio nel business della marijuana con l’acquisto del 13% dell’azienda 48North Cannabis di Ontario): "Guy Laliberté si dissocia completamente da qualsiasi voce che lo coinvolga (...) nella vendita o nel traffico di droga". L'uso della cannabis è per uso "strettamente personale" e scopi "medici". Non ci sono "coltivazioni di droga nell'isola privata di Nukutepipi per fini commerciali".

Ex mangiatore di fuoco, giocoliere e fisarmonicista ambulante a Montreal, Laliberté è uno degli imprenditori più ricchi del mondo. Le Cirque du Soleil, fondato nel 1984, oggi ha circa 5mila dipendenti che animano 14 spettacoli in tournée e 10 spettacoli stabili. Laliberté è anche tra i più eccentrici. Si fa fotografare col naso da clown perché, dice, nonostante il successo si considera ancora un pagliaccio e ha una pista d'atterraggio di 20 metri nel giardino di casa nel caso gli alieni decidessero di arrivare sulla terra.

Vince a poker, perde online (si dice abbia mandato in fumo 15 milioni di dollari sulla piattaforma Full Tilt) e davanti al giudice polinesiano che deve interrogarlo ha dovuto fare acrobazie. Perché "lo sanno tutti" che coltiva 'pakalolo', parola locale per cannabis, in un’area "chiusa a chiave", ha raccontato uno dei 120 dipendenti che lavorano nella sua proprietà.

Ad incastrarlo, secondo la tv locale Polynesie Premiere, alcune foto trovate nel telefonino di un parente fermato per possesso di cannabis qualche giorno fa. Le immagini di un giardino segreto, ancora vietato, anche in paradiso. ( La repubblica, nov. 2019)



P.S.
 Sara stata anche la pandemia e l'inattività, ma i guai del noto ensemble canadese  erano cominciati prima. L'arresto del suo spericolato  fondatore e proprietario risale a novembre scorso ( P.A.)


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