lunedì 27 luglio 2020

Zaki ancora in carcere. La comunità internazionale si mobiliti per fermare i torturatori egiziani che non hanno ancora fornito risposte accettabili sul caso Regeni.

Le autorità egiziane hanno deciso di rinnovare per altri 45 giorni la detenzione preventiva di Patrick Zaki, lo studente e attivista egiziano dell'Università di Bologna, arrestato al suo ritorno al Cairo il 7 febbraio scorso. Lo hanno confermato ad Aki-Adnkronos International fonti dell'Egyptian iniative for personal rights (Eipr), l'ong egiziana che segue da vicino il caso dello studente.


"Purtroppo, la decisione del Tribunale penale, riguardante l'udienza di rinnovo della detenzione di Patrick Zaki, tenutasi ieri, è stata quella di rinnovare la sua detenzione per altri 45 giorni", si sottolinea sulla pagina Facebook 'Patrick Libero', che pubblica informazioni aggiornate sul giovane egiziano.
"Dopo quasi 5 mesi di mancata comparizione davanti ad un procuratore o ad un giudice, speravamo che la sua prima comparizione di persona ieri davanti al tribunale avrebbe portato ad una decisione positiva, ma purtroppo ci siamo sbagliati e la sua ingiusta detenzione sarà prolungata", si aggiunge in una nota.




"Rinnoviamo la nostra richiesta per il suo immediato rilascio, che la Procura di Sicurezza dello Stato ha il diritto di decidere in qualsiasi momento", si conclude il comunicato della pagina Facebook.

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