"L'Auditorium Parco della Musica porterà il nome di Ennio Morricone, il grande compositore scomparso il 6 luglio scorso. L'Assemblea Capitolina ha votato all'unanimità una mozione che impegna la sindaca Virginia Raggi a intitolare il polo musicale progettato da Renzo Piano all'artista e contestualmente ad avviare l'iter amministrativo per dedicare al maestro una strada di Roma. "Oggi siamo di fronte alla sua famiglia per dedicargli uno dei luoghi di eccellenza della musica a Roma. Sono certa che questa dedica amorevole sia pienamente condivisa dai nostri concittadini", ha detto la sindaca Virginia Raggi. Si era aperta con le note del 'Tema di Deborah' eseguito in Aula Giulio Cesare dall'Orchestra di Santa Cecilia diretta dal figlio Andrea, la seduta straordinaria dell'Assemblea Capitolina dedicata all'intestazione dell'Auditorium Parco della Musica a Ennio Morricone, alla presenza della famiglia del grande compositore romano recentemente scomparso. "C'e stato un moto unanime di tutte le forze politiche per questo atto necessario e indispensabile - ha detto il presidente Marcello De Vito - per ricordare questa straordinaria figura, autore di musiche leggendarie". De Vito ne ha ripercorso la carriera, sottolineandone lo "stile di vita semplice, moderato e schivo, un passo dietro le quinte. Ha sempre ricordato la sua romanità: era nato nel 1928 nel cuore di Trastevere. Pur con le sirene dell'America ha sempre voluto vivere nella sua città". "Pochi come il maestro Morricone - ha aggiunto - sono stati capaci di emozionarci, coinvolgerci con i suoi concerti. Le sue musiche sono una parte essenziale del cinema contemporaneo. Stiamo celebrando una persona di grande spessore umano e artistico che merita che Roma continui a ricordarlo per quello che ha lasciato nella nostra memoria". "L'Auditorium era casa sua" "L'Auditorium era casa sua, siamo rimasti veramente impressionati dalla velocità e dalla spontaneità con cui è stata presa la decisione di dedicarglielo". Lo ha detto Marco Morricone, figlio di Ennio, parlando in aula Giulio Cesare prima della votazione del Consiglio. (RAI NEWS)
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Morricone santo subito
Quando c'è da raggiungere un risulotato non si perde tempo. La morte di Ennio Morricone, benchè sopra i novanta, ha colpito e commosso tutti; il Campidoglio, in crisi di consensi, nel tentativo di risalire la china ed anche in previsione delle prossime elezioni e della paventata ricandidatura della Raggi, che sarebbe un insulto anche per la memoria di Morricone , all'unanimità ha votato l'intestazione dell'Auditorium 'Parco della Musica' ad Ennio Morricone, portando quindi a due il numero degli Auditorium intestati al musicista a Roma, con conseguente confusione.
La storia - lo abbiamo già scritto alla vigilia dell'ovvia ma troppo repentina decisione - ci ha fatto venire in mente il precedente caso del Ponte 'della Musica', monumento all'inutile voluto da Veltroni, che dopo tante peripezie fini intitolato ad Armando Trovajoli.
Si è trattato di una santificazione a tempo di record; e nessun 'laico', di quelli che hanno sempre da ridire sulle santificazione cattoliche che, è bene ricordarlo avvengono dopo l'istruzione di un vero e proprio processo 'canonico' per accertarne l'idoneità del santificando, ha alzato la voce per invitare alla prudenza.
Non solo, prestò diventerà una sorta di Museo 'Morricone': quello studio di registrazione di Piazza Euclide, a Roma, dove il musicista, ma non solo lui, hanno registrato centinaia forse migliaia di colonne sonore, ad opera della cosiddetta 'orchestrina' ( Roma Sinfonietta) che Morricone volle far nascere e che a lui si è dedicata fin dalla sua formazione, sia per le registrazioni cinematografiche che per i concerti in giro per l'Italia e nel mondo.
Torneremo a scrivere di Morricone, non per portare altra acqua alla sua santificazione già in atto, ma per raccontare due o tre cosette che sappiamo di lui.
(Pietro Acquafredda)
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