giovedì 23 luglio 2020

Santa Chiara ( Ferragni) facci un altro miracolo. Questa volta a beneficio di tutta l'Italia

Come tutti sappiamo, la settimana scorsa Chiara Ferragni ha visitato gli Uffizi, provocando moltissime reazioni negative. Alessio Viola ha intervistato Eike Schmidt, direttore del bellissimo museo fiorentino acclamato in tutto il mondo per i pezzi d'arte dal valore insestimabile. L'intervista parte con Viola che spiega l'approccio più "moderno" preso dalla galleria d'arte, che di recente ha iniziato ad utilizzare social come TikTok per attirare un pubblico più giovanile.
Schmidt spiega che oltre al ruolo più attivo sui social, la galleria ha iniziato ad ospitare e a farsi pubblicità attraverso influencer come Chiara Ferragni per far conoscere e per invitare sempre più visitatori nel capoluogo toscano. "Stiamo facendo moltissime altre cose: c'è un programma che si chiama 'Ambasciatori dell'arte' per gli allievi delle scuole fiorentine che possono partecipare a dei corsi di un anno, e poi vengono agli Uffizi a spiegare agli adulti l'arte", spiega Eike Schmidt. L'intervista continua parlando di TikTok: "È un grande successo, stamani guardando le classifiche vediamo che la Ferragni ha dato una bella spinta anche a questo canale, però funziona di più Instagram. Da questo si capisce che con i nuovi canali di comunicazione si riesce a comunicare anche dei contenuti che da altri vengono considerati noiosi" prosegue Schmidt.
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Successivamente parla Christian Raimo, il quale aveva espresso degli aspri commenti riguardo alla visita della Ferragni: tramite un post di Facebook, Raimo ha scritto che non gli sembrava giusto il fatto che una bellezza come gli Uffizi fosse messa in secondo piano rispetto a Chiara Ferragni. Lo scrittore decide di porre una domanda la Direttore Schmidt, chiedendo: "Quanto avete pagato la Ferragni per averla alla galleria?", risponde Schmit, che dice: "Noi non la abbiamo pagata! Abbiamo anzi guadagnato per la pubblicità che ci ha fatto gratuitamente. Addirittura, abbiamo anche ricevuto dei soldi da parte della Ferragni". A questo punto Raimo chiede quanto avesse versato la Ferragni per poter fare il fotoshooting al museo, e Schmidt non vuole rispondere la cifra precisa a causa degli accordi presi.

Viene posta una domanda a Raimo: "Ma tra pagare e non pagare, che differenza fa?" lo scrittore commenta: "Immagini che io ho un bene pubblico, arriva Vogue che chiede di fare delle foto perchè io nel mio bene pubblico ho delle rovine e mi chiedono lo spazio. Io chiedo a quella rivista di darmi un bel po' di soldi dato che è un bene pubblico. A questo punto non è la Ferragni che fa un favore agli Uffizi, ma sono gli Uffizi che fanno un favore alla Ferragni per fare un fotoshooting." Schmidt racconta che due anni fa Gucci ha voluto utilizzare gli Uffizi per una sfilata, e ha donato ben 2 milioni di euro alle casse del museo. Schmidt ha concluso dicendo che quello che ha fatto la Ferragni lo può fare chiunque prenotando sul sito internet degli Uffizi.

P.S.
 Se la Ferragni, anche dando le spalle a Botticelli, sembra essere riuscita a portare al Museo fiorentino un bel numero di nuovo pubblico fra i giovani, e se ,  sempre stando alle cronache, la sua foto postata mentre  compila il 730 ha fatto aumentare il numero di coloro che denunciano per la prima volta i loro guadagni, si può chiedere alla Ferragni ormai santificata, miracolosa, di compiere un altro miracolo, il terzo , a favore di tutta l'Italia?
 Santa Chiara libera l'Italia  da quella parte che 'letterariamente' definiamo 'di merda' del nostro paese.  Se guardi bene, vedrai che c'è e che pur esigua reca danno a tutta l'Italia. ( P.A.) 

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