Quasi giornalmente, Travaglio o chi per lui, sul Fatto quotidiano, bacchetta tutti i giornali - in particolar modo i 'giornaloni' che sulla Raggi - la poverina, sempre nei pasticci ed in perenne disgrazia amministrativa - fanno titoloni, mentre sul sindaco di Milano, Sala, pur egli indagato per Expo, mettono quattro righe a pag. 20.
Come hanno fatto ancora oggi per segnalare l'ultima anomalia riguardante la Raggi, tutti: giornaloni e giornalini, ad eccezione de Il Fatto quotidiano, per il quale evidentemente l'ultimo incidente della giunta Raggi riguardante il bilancio del 2016, non è da prendere in seria considerazione. Altrimenti non avrebbe fatto un titolino a pag. 9 o giù di lì, avendone 20 appena, in un piccolo riquadro, che sembra avvalorare la tesi dei Cinquestelle, sposata senza riserve da Travaglio.
E accaduto, infatti che ieri il bilancio consolidato del 2016 non abbia ottenuto l'approvazione del Comitato dei Revisori contabili del Comune di Roma (OREF), accusato di non essere un comitato 'tecnico' ma politico. Mentre lo era, proprio per la Raggi, appena due anni fa quando quello stesso Comitato si fece sentire nella gestione Marino, per un caso analogo. Stessa posizione dell'assessore livornese Lemmetti, che giudica quel parere come alcuni cittadini disinvolti giudicano il rosso dei semafori, un semplice consiglio, di cui si può tener conto ma anche no. Per Lemmetti e la giunta capitolina il parere 'tecnico dell' OREF non è vincolante' .
Curioso poi, che nella stessa pagina del Fatto quotidiano, insistendo sulla tesi della stampa di regime: 'stampa e regime' a caratteri cubitali, campeggi una foto della Raggi, con fascia tricolore, ed articolone di contorno nel quale lei spiega che ai pm non ha detto il falso, sulla nomina del Marra n.2, quando disse che quella nomina fu decisa da lei e dal suo assessore. Dunque anche l'accusa resistente, quella di 'falso', entro breve cadrà e i giornaloni si meriteranno una bella dose di fischi anche dal Fatto quotidiano
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