E' intervenuto lui, l'assessore Luca Bergamo che viene dalle file della sinistra e perciò in apparenza più credibile, per difendere la Raggi e la sua amministrazione dall' accanimento, presunto, della stampa contro l'amministrazione romana, accanimento ancora più feroce, secondo Bergamo, all'indomani della notizia del rinvio a giudizio della sindaca, per falso ( sulla questione delle nomine per la quale è stata scagionata da un altro reato, l'abuso di ufficio). Ma Bergamo dimentica volutamente i sostenitori o fiancheggiatori della Raggi, sempre nella stampa, contro ogni evidenza e con tutta la benevolenza possibile, come ha sempre fatto il giornale di Travaglio, che , oggi, comincia a vacillare.
Ieri, a poche ore dalla notizia, nel salotto della Gruber, ha parlato il 'ragioner' Bonafede, incaricato dal Movimento di controbattere al 'conto della serva', che oggi, dopo un anno e mezzo dal loro insediamento, i cittadini romani fanno ai Cinquestelle, relativamnete all' amministrazione della Capitale.
Bonafede, prima di Bergamo, ha chiesto a tutti di avere ancora fiducia, sulla parola, sul caos rifiuti, ad esempio che, in tre anni, per merito dei Cinquestelle sarà risolto. Ed ha insistito sulla correttezza dei Cinquestelle, che sono diversi dai tutti gli altri partiti; che questa richiesta di 'rinvio' della Procura di Roma, metterebbe in dubbio. La Raggi spiegherà alla Procura la storia e tutto si risolverà in una bolla di sapone, ha detto. E l'emergenza 'rifiuti' non è che una delle tante che oggi ammorbano la Capitale - ieri glielo ha detto a brutto muso l'attrice Anna Foglietta a Bonafede, sempre nel salotto di Gruber, presentando il suo film Contagio sui mali romani passati, ed anche presenti.
Ma per tornare a Bergamo che stigmatizza l'accanimento della stampa contro i 'diversi' del Movimento, sarebbe assai più interessante se spiegasse, per le competenze che lo riguardano più direttamente ( la 'ricrescita culturale' come noi da sempre andiamo ironizzando) alcune cose:
1.che ne è del Teatro Valle, chiuso da anni, più volte annunciato in procinto di essere riaperto, mentre invece i lavori non sono neppure cominciati;
2.come ha trasformato l'Estate romana, risolta a dare elemosine (elettorali!!!) a tutti i municipi, perché la cultura deve essere popolare, senza nessuna attenzione alla qualità delle proposte;
3. perché la buffonata del Capodanno che, a Roma e solo a Roma, Bergamo ha voluto che non si celebrasse alla mezzanotte, ma dalle 3 in avanti del primo giorno del nuovo anno e sui ponti del Tevere...
E qui chiediamo ragione a Bergamo di altri problemi della Capitale, visto il suo secondo ruolo di Vice sindaco:
1. In attesa che l'emergenza rifiuti venga risolta - per Bonafede in tre anni - che fanno i Romani? La monnezza se la mangiano? La buttano direttamente al Tevere, o la portano, specie i pensionati che hanno tanto tempo libero, sotto casa della Raggi degli assessori Montanari e Bergamo?
Alcuni slarghi con i cassonetti danno di Roma l'immagine di una città in guerra, bombardata: cassonetti che non stanno neanche in piedi, che vomitano monnezza, perchè non viene regolarmente raccolta, e topi, piccioni e perfino gabbiani che ringraziano. Mentre i cittadini si turano il naso per non sentire il puzzo nauseabondo.
2. E il caos dei trasporti, con il concordato di Atac?
3. E l'emergenza idrica?
4. E la manutenzione delle strade e degli impianti ( acqua, luce, gas) di pubblico servizio?
5. E l'abbandono generale di tutti i polmoni verdi della città, con alcuni parchi e ville storiche invasi dalla sterpaglie? Dobbiamo attendere che venga fatto il bando, entro la fine dell'anno, per nuovi giardinieri e responsabili, uno per ciascun parco o villa?
Chi vive a Roma o la visita semplicemente per qualche giorno si rende immediatamente conto della rovina - non le rovine storiche - della città, per il cui decoro ora, meritoriamente, si muovono singoli cittadini o associazioni private ( ultimamente anche le guide turistiche si sono impegnate a fare pulizia nelle aree in prossimità dei monumenti).
Possiamo anche fermarci, ma l'elenco è ancora molto lungo. Bergamo, ma prima ancora la Raggi, deve sapere e capire che l'onestà, fondamentale, ma sbandierata eccessivamente ( un pò facile per chi fino all'altro ieri non ha avuto potere, in futuro staremo a vedere!), non basta per governare una città. Occorre efficienza e tempestività. E finora la Raggi e tutto il suo gabinetto non ha saputo proporre soluzioni ai problemi, e s'è limitata a far sapere che nel giro di mesi se non di anni saranno risolti questo o quel problema. La politica degli annunci. Troppo comodo; nel frattempo cosa fare?
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