Aveva cominciato Milano. La Scala aveva rappresentato in aeroporto un'opera, allora - la prima volta - finanziata da Mapei, e cioè dall'allora presidente di Confindustria, Squinzi. Che si è visto in tv, seduto ad un tavolino in compagnia di Pereira. Che cosa procurò all'aeroporto di Milano ed ai passeggeri in transito quella rappresentazione, nessuna indagine ce lo ha poi chiarito: se avrebbe dovuto ricordare ai passeggeri che a Milano c'è La Scala; o se indurre qualche frequentatore di teatri ad interrompere il viaggio e prenotare un posto alla Scala; o se , chi non aveva mai messo piede in un teatro, sarebbe stato indotto a farlo da quella carnevalata fra un via vai di gente, bambini vocianti compresi, cigolii di valigie, consumazioni al bar ecc... L'idea balzana sembra partorita dalla mente di Pereira, sull'esempio di ciò che faceva a Zurigo in stazione; chiarendo che, novità a parte, anche a Zurigo era una baggianata.
E, per la serie che più stupide sono le novità e più seguaci trovano, all'aeroporto di Fiumicino che è più frequentato di un porto di mare, è sbarcato non il melodramma, ma la musica strumentale, anzi il pianoforte. Per iniziativa di Santa Cecilia - altra benemerita storica istituzione del nostro paese che non vuole essere seconda alla Scala, nel promuovere da sè o far proprie idiozie altrui - in aeroporto sono stati dislocati strumenti alla mercé di tutti: i passeggeri in transito od in attesa sono invitati a sedersi davanti allo strumento e a suonare o strimpellare qualunque cosa gli passi per la testa, anche se le dita non rispondono. Per reclamizzare la stupida operazione sempre Santa Cecilia ha tirato in campo anche Pappano, che fa il commesso viaggiatore fra Roma e Londra, e che ha improvvisato un concertino per la gioia dei passeggeri; un'altra volta anche un piccolo ensemble ha fatto lo stesso. Dopo tale sensazionale novità, l'Accademia è stata presa d'assalto da folle di viaggiatori che vogliono assistere ad un concerto a Roma; e l'Accademia ha programmato concerti anche notturni e diurni per i viaggiatori che dovessero attendere ore ed ore le coincidenze; e, in caso di scioperi annunziati, Santa Cecilia ha predisposto concerti ad hoc. Intanto un po di strumenti sono stati messi fuori uso in aeroporto.
Appena oggi riceviamo l'invito dal Teatro Regio di Torino per la conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni per annunciare la nuova stagione 'Aeroporto - Regio di Torino'. Chissà così'altro si sta inventando quelle menti prolifiche di Vergnano, Fournier e Noseda.
Sinceramente: si sono bevuti il cervello - come si dice a Roma.
Nessun commento:
Posta un commento