venerdì 31 ottobre 2025

Lagarde promuove il Governo italiano sui conti pubblici ma lo bacchetta sulla mancata approvazione del MES - unico paese in Europa a non averlo fatto (da LaPresse)

 

Lagarde: “Colpita da sviluppo economico e gestione conti pubblici dell’Italia”© LaPresse

La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagardeloda la gestione dei conti pubblici e la crescita dell’Italia in un’intervista con Bruno Vespa a ‘Cinque Minuti’ su Rai1. Rispondendo a una domanda sull’ipotesi che il rating del debito sovrano dell’Italia sia sottovalutato rispetto ad altri Paesi come la Francia, la leader di Francoforte ha detto: “Non voglio giudicare singoli paesi, figuriamoci fare confronti tra paesi diversi, sono rimasta però colpita dallo sviluppo economico e dalla gestione delle finanze pubbliche del vostro Paese“.

“Mancata ratifica del Mes è un problema”

Lagarde ha anche parlato del fatto che l’Italia sia rimasta l’unico Paese in Europa a non ratificare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), noto anche come ‘fondo salva-Stati’, un sistema che serve a garantire la stabilità finanziaria della zona euro offrendo assistenza finanziaria ai Paesi membri in difficoltà economica. “Credo sia un problema“, ha detto la leader della Bce sulla mancata ratifica. “Io credo che la capacità piena del meccanismo di stabilità europeo sia veramente una priorità. Non è necessario, e forse non lo sarà mai, come strumento per assistere un paese in una situazione difficile, ma nel caso diventi necessario dovrebbe essere a disposizione. Io darei veramente il benvenuto all’approvazione da parte dell’Italia”, ha aggiunto. Il governo Meloni non ratifica la riforma del Mes perché lo strumento è percepito come ‘obsoleto’ e legato a regole di austerità percepite come potenzialmente dannose per l’Italia, con la convinzione che attivarlo porterebbe a una limitazione della sovranità economica e sulle politiche di bilancio nazionali.

Sovranisti l'un contro l'altro armato: Trump, il nemico dell'Europa, contro Orban, l'amico di Putin

 

Trump, 'nessuna esenzione a Orban sul petrolio russo'© Provided by ANSA

 "Non concederò nessuna esenzione a Orban sul petrolio russo". Lo ha detto Donald Trump parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One dopo il premier ungherese ha detto che nell'incontro a Washington del 7 novembre cercherà di convincerlo a concedere all'Ungheria delle esenzioni dalle sanzioni Usa contro il petrolio russo. (ANSA).

Ghiglia ( Privacy), insomma, sarebbe andata da Arianna Meloni per dirle a brutto muso: con voi non c'entro più nulla, io sono indipendente. Bravissimo

 

Report-Ghiglia, si riaccende lo scontro tra nuovi servizi e interviste

Alla vigilia della messa in onda della seconda puntata della nuova stagione – domenica 2 novembre – una nuova clip di Report, pubblicata sui profili social del programma, rilancia le accuse nei confronti del membro del Garante della Privacy, Agostino Ghiglia.

Nel video, anticipazione del servizio che andrà in onda domenica, si ricorda che “a gennaio 2025 i deputati di Italia Viva Francesco Bonifazi e Maria Elena Boschi presentano un’interrogazione parlamentare rivolta al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per i lavori di ristrutturazione della sua villa di 347 mq e del valore di 1 milione e 100mila euro”.

“Agostino Ghiglia, di sua iniziativa – si spiega nella clip -, si porta avanti con i lavori e chiede di verificare se c’è possibilità di omettere più informazioni possibili ai parlamentari e chiede un approfondimento urgente”.

Vengono quindi riportate le parole di Ghiglia, con la voce di un interprete. “Cercatemi interrogazione onorevole Bonifazi su caso Meloni – si dice nel video -. Approfondiamo se è suo diritto avere risposta su tutte le domande in dettaglio o se qualcosa si può coprire in termini di protezione dati al netto della trasparenza e dell’interesse pubblico”.

Poi si riporta la risposta che dà all’interrogazione Luca Ciriani, il ministro per i Rapporti con il Parlamento. “Per i lavori di ristrutturazione non sono stati stanziati fondi del ministero dell’Interno, non sono stati stanziati fondi della presidenza del consiglio e non è stato impiegato denaro pubblico. Non si ravvedono motivi per fornire un elenco dei fornitori privati di acquisti personali, perché verrebbe meno l’aspettativa di riservatezza”.

“A questo punto non sappiamo chi siano stati i fornitori, quanto sia stato speso e in che modo – è la replica di Boschi in Parlamento. Evidentemente c’è qualcosa che la presidente del Consiglio deve tenere nascosti. Anche su questo continueremo a fare chiarezza”.

La clip si conclude con l’inviata di Report che prova a interloquire con lo stesso Ghiglia. “Preferisco parlare con Ranucci”, risponde quest’ultimo.

Ghiglia attacca su La Stampa

Intanto oggi, La Stampa ha pubblicato un’intervista dello stesso Ghiglia, tornato a parlare della sanzione comminata al programma per la diffusione dell’audio con protagonista l’ex ministro Sangiuliano, sua moglie e Boccia. E non solo.

“A Report si ritengono intoccabili, ma noi non li abbiamo ritenuti tali non ravvedendo l’indispensabile urgenza che quella telefonata intima venisse rivelata al pubblico”, il commento del componente del Collegio del Garante per la Privacy in quota FdI. “Cos’è stata lesa maestà? Puoi sanzionare qualsiasi cittadino, ma non loro che ritengono di essere gli unici depositari della verità?”. “Sono da solo contro ‘la Bestia’ di Ranucci che cito richiamando ‘la Bestia’ di Salvini”.

Ghliglia nell’intervista ha raccontato di aver incontrato Arianna Meloni, che conosce da 30 anni, ribadendo però di non aver “più alcun tipo di rapporto con Fratelli d’Italia. L’incarico nel collegio del garante mi vincola a una forte indipendenza”.

                                                                        ( da Primaonline)

I FASCISTI ci sono in Italia e vivono in Fratelli d'Ialia. Il Caso di Parma

 

Parma, cori fascisti nella sede Fdi

Cori fascisti inneggianti a Benito Mussolini, cantati all'interno e davanti alla sede di Fratelli d'Italia in borgo del Parmigianino, a Parma, utilizzata anche dai giovani militanti di Gioventù nazionale. È quanto si vede in un video, che circola in rete e sui social. Tra i cori: "Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà, se non trionfa sarà bordello col manganello e le bombe a man", seguito dall'inno "Duce, Duce, Duce".

Che cosa ha dichiarato il sindaco di Parma

Sull'episodio è intervenuto anche il sindaco di Parma, Michele Guerra, che ha dichiarato: "I valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza alcun pudore propagano nella sede di Fratelli d’Italia, dove si inneggia al Duce, si cantano cori per le camicie nere e gli squadristi. Parma non accetterà né ora né mai squallida propaganda di un tempo passato e orrendo. Non lo ha fatto da 80 anni a questa parte, non lo farà nemmeno adesso”.