Anche se siamo solo a dicembre, non è mai troppo presto per parlare di Maturità, soprattutto visto il periodo attuale durante il quale sempre più maturandi si sentono smarriti, dovendo continuare con la didattica a distanza chissà fino a quando. Come sarà il prossimo esame di Stato? Una domanda legittima che ha trovato un prima risposta direttamente nelle parole della Ministra dell’Istruzione Azzolina che, stimolata da una lettera inviatale da una studentessa già preoccupata per giugno, ne ha approfittato per delineare quanto potrebbe avvenire. Il sito Skuola.net racconta come sono andati i fatti.
L'appello della maturanda
"Non ci sentiamo pronti e sicuri nel sostenere un esame così fondamentale". Sono queste le preoccupazioni messe nero su bianco da Marianna, una giovane maturanda di Succivo, in provincia di Caserta, in una lettera inviata alla Ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina per manifestare le sue ansie in vista della Maturità 2021. La giovane, infatti, frequenta l'ultimo anno dell'Itcg Andreozzi di Aversa e nella missiva ha sottolineato: "Noi ragazzi, da marzo 2020, abbiamo continuato i nostri studi in Dad e abbiamo molta difficoltà ma nonostante tutto non abbiamo mollato e il corpo docente ci ha sostenuti, anche se ad oggi ci troviamo in una situazione molto impegnativa. Io credo che in questo periodo tornare a scuola sia un gran rischio, perché obiettivamente non tutte le scuole si sono attrezzate. Ad esempio la mia ha fatto davvero dei grandi investimenti acquistando parte del materiale utile per il nostro ritorno in classe però, nonostante ciò, il Covid non si ferma; anzi, soprattutto nell'ambito scolastico ci sono stati tanti i contagi”.
Come sarà la Maturità 2021?
La lettera continua, poi, soffermandosi sulla preoccupazione crescente per la Maturità 2021, che i maturandi sentono sempre più vicina: “Siamo molto preoccupati e tesi perché comunque io, come tanti miei coetanei, non ci sentiamo pronti e sicuri nel sostenere un esame così fondamentale, come gli anni passati - ha detto la ragazza - Personalmente, credo che sostenere l'esame di Stato introducendo la tesina sia una delle scelte migliori poiché noi maturandi non andiamo a scuola da quasi un anno; anche se stiamo facendo la Dad, che tra l'altro in questa situazione è la soluzione più sicura, non abbiamo avuto modo di esercitarci sui modelli scritti d'esame da un anno a questa parte. E, proprio perché il nostro quarto e quinto anno non sono stati uguali a quelli degli studenti maturandi di due o tre anni fa, anche l'esame dovrebbe cambiare e adeguarsi alla situazione e alle nostre possibilità. Non sarebbe giusto, infatti, dover sostenere un esame scritto alla pari di chi ha avuto due anni per esercitarsi. I nostri risultati sarebbero scarsi con rendimenti bassissimi”. Una lunga lettera, quella della ragazza, che si conclude con la speranza di una risposta da parte del ministro Azzolina: “Spero che lei prenda la mia lettera in considerazione e l'esposizione di queste problematiche, perché ammiro molto il suo lavoro, soprattutto in questo periodo di emergenza e, mi creda, aspiro a diventare una donna come lei.”
La risposta della Ministra Azzolina
La lettera della giovane Marianna ha evidentemente colto nel segno, tanto da meritare una risposta del ministro, tramite la sua segreteria, che tranquillizza la studentessa: "La Ministra è consapevole dello stato d'animo di voi studenti e vogliamo rassicurarti del suo costante impegno affinché venga fornito alle scuole il supporto necessario sia in termini di risorse che di indicazioni normative - si legge nella missiva partita da Viale Trastevere - Tutti ci troviamo ad affrontare una difficile prova ma capiamo che, per i ragazzi che come te si trovano alla fine del loro percorso di scuola secondaria, l'Esame di Stato sia una ulteriore preoccupazione”. Un messaggio che si conclude con l'annuncio della strategia che il Ministero adotterà nei mesi a venire: “La Ministra nel corso dei prossimi mesi, in considerazione delle condizioni che si verranno a creare rispetto alla frequenza della scuola, fornirà le opportune indicazioni sulle modalità di svolgimento dell'Esame di Stato, tenendo conto delle condizioni di un anno scolastico particolare come quello che stiamo vivendo".
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