venerdì 30 marzo 2018

Fabrizio Frizzi. Lasciatelo riposare in pace. Basta con l'ignobile sfruttamento

Continua ancora l'onda lunga della commozione che ha investito l'opinione pubblica, e, purtroppo, anche degli sciacalli sempre pronti ad approfittare  della morte di una persona gentile e perbene che la malattia ha strappato ai suoi troppo presto, Fabrizio Frizzi.
 Al suo funerale, in molti hanno pianto, sia in piazza che nella chiesa, lacrime sincere; mentre crediamo assai meno alle lacrime finte  di molti sepolcri imbellettati  piazzati nelle prime file della chiesa degli artisti in Piazza del Popolo.

 La Rai ha continuato ancora per giorni a sfruttare la tragica occasione, per  accreditarsi come la casa degli italiani dove solo poteva vivere quell'anima gentile di Fabrizio. Ma molti sanno che non è così.

 L'ondata di commozione vera della gente comune prodotto però anche un effetto anomalo, quando ha messo alla gogna coloro che non si sono mostrati in pubblico con la lacrima nella borsetta, pronti a sfoderarla a favore di telecamera.

Ieri, sul Corriere della Sera, due articoli, uno dei quali poderoso, davano ragione di critiche rivolte alla  Hunziker che  al funerale non s'era presentata in gramaglie. Ed un secondo, molto lungo che riferiva come la Carlucci non se la sarebbe sentita di andare in onda con 'Ballando', questa sera, perchè il dolore della morte di Fabrizio, suo amico da decenni, era ancora troppo forte ed inconsolabile, rimettendosi per la decisione definitiva  al volere dell'azienda. Insomma la Carlucci sarebbe stata così addolorata da temere di non riuscire a fare il suo lavoro a servizio della Rai e del pubblico? Boh! Alla morte di Ballandi , anche allora aveva pianto pubblicamente,  ma non s'era spinta a tanto, come per Frizzi.

 L'unica cosa  sensata che abbiamo letto in quel lungo pezzo del Corriere era quando la Carlucci ha suggerito ai dirigenti Rai di assumere, in segno di riconoscenza nei confronti di Frizzi che in Rai ha speso tutta la sua vita professionale, sua moglie Carlotta Mantovan, giornalista.

 Non dovrebbe essere  impossibile e neanche difficile. In Rai negli anni, quasi una regola, sono stati assunti figli, mogli ed amanti di dirigenti andati in pensione, o appena  intronizzati, o in procinto di esserlo, per non dare nell'occhio.  Tanto che in questi giorni ancora una volta è scoppiata una polemica relativa al 'posto ereditato'.

Perché, allora, non farlo alla luce del sole per la moglie ancora giovane, con figlia piccolissima, di uno dei volti più noti ed amati della televisione pubblica? Che aspettano? Si appuntino sul petto un'altra medaglia, questa sì,  'al merito' più di altre.

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