lunedì 26 marzo 2018

Giulia Minoli, questi giorni, finalmente mette in mostra il suo talento di autrice e regista con le manifestazioni a favore della legalità. Tutto cominciò con quella sua onlus 'Co2 Crisis Opportunity', nell'Aquila del post terremoto


Odio l’inglese perché non lo conosco. Ma questa espressione riesco a tradurla anch’io. Co2 è la formula chimica dell’anidride carbonica;  The Crisis Opportunity onlus sta per ‘Opportunità delle crisi’; oppure, traducendo liberamente: ‘le crisi sono – possono diventare – un’opportunità’, E l’anidride carbonica che c’entra? C’entra perché anche l’anidride carbonica, quel puzzo orrendo che, metaforicamente, sprigiona da imbrogli e malaffare, se opportunamente stimolata, per effetto della fotosintesi ( per favore non dileggiamo anche la chimica!) può trasformarsi in ossigeno che dà la vita.

Ma a chi? ‘Co2 Crisis Opportunity’ con tutta la sua carica di ottimismo è il nome che si è scelto una onlus, no profit, che ha fra i soci fondatori la Dott. Giulia Minoli, oggi vice presidente. Presidente è Rachele Bonani che in questi ultimi mesi è spesso intervenuta per difendere l’onorabilità della sua associazione, sulla quale organi di stampa avevano avanzato qualche dubbio. Ora, via il vocabolario.

La storia si tinge di sentimento e di arte, e, in certo modo, si parte dall’Aquila, dal dannato terremoto i cui segni sono tutti ancora ben visibili. Con lo slogan 'non di solo pane si nutre l’uomo’, specie in periodo di crisi, Salvatore Nastasi, intraprendente direttore generale del MIBAC (Ministero dei beni culturali; quanto ci fanno ridere le sigle: GNAM, ROF, REF…) propone alla Protezione Civile di tener sollevato il morale dei disastrati aquilani con spettacoli di vario genere.

La protezione civile, sollecitata da Nastasi, affida la realizzazione di quell’estate (che vide, a L’Aquila, anche il m. Muti ) alla onlus che dimostra come trarre ‘opportunità dalle crisi’. Ma per chi? Quel semplice nome calzava a pennello. Il consiglio/invito a rivolgersi a detta onlus, venne da Protezione Civile e Rai Educational di Giovanni Minoli. Ma galeotta fu quell’estate 2009, perché fece sbocciare l’amore tra la giovane Giulia Minoli, vice presidente della onlus, laureata in filosofia e in regia cinematografica (per seguire, nei suoi progetti di studentessa, le orme della madre?) e il potente direttore generale dello spettacolo, Nastasi ( tutte queste notizie si ricavano da internet!).

Nel frattempo, evidentemente, si intensifica la conoscenza fra Nastasi ed il futuro suocero, scoprendovi la sua passione per l’arte. Sta di fatto che in quello stesso agosto, Minoli viene eletto presidente del Museo di arte contemporanea del Castello di Rivoli che non sappiamo, in tutta sincerità, quanto c’entri con il Ministero di Nastasi ( ancora di Bondi, per la verità). Certo, colpisce la vicinanza e concomitanza di certi fatti.

Passa un anno da quell’estate e i due piccioncini si sposano nell’isola di Filicudi, davanti ad un parterre di invitati da matrimonio 'di stato'. Intanto Nastasi deve aver scoperto che la passione per l’arte i Minoli ce l’hanno nel sangue, se, verso la fine del 2011, in partenza da Napoli, al termine del commissariamento, lascia la sua dolce metà a ‘dirigere’(‘coordinare’, per la precisione; così si legge sul sito del teatro napoletano) il neonato Museo del Teatro San Carlo (MeMus, ancora una sigla).“MeMus e la mostra Arte all'opera”, ha dichiarato Nastasi, “sono un atto d'amore nei confronti del Teatro e della cultura musicale napoletana” e di sua moglie - potremmo aggiungere noi. Alla fine, le crisi offrono sempre una qualche opportunità, come recita il nome della onlus, no profit. 
                                                                     (P. A. su Music@, 2012)

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