domenica 18 marzo 2018

Una violoncellista, a Roma, s'è fatta legare ad un albero, e si è messa a suonare, per protestare contro i troppi alberi abbattuti a Roma

La scena richiama quella storica di Rostropovich che sotto il muro di Berlino abbattuto, si siede , imbraccia il suo violoncello e suona;  e simbolicamente anche quella antichissima, narrata nella Bibbia, di Gerico le cui mura cadono al suono di trombe.

Una giovane violoncellista romana, in Viale Tirreno, s'è fatta legare ad un pino secolare ed ha cominciato a suonare facendosi accompagnare da sua sorella con una tastiera, per protestare contro l'insano progetto del 'Servizio giardini' della Capitale che, non avendo da oltre un anno fatto alcuna manutenzione del verde cittadino,  e temendo che una eventuale caduta di alberi possa procurare danni anche alle persone, ha deciso di farne una strage, abbattendo anche alberi sani - perché della loro salute non si dà cura di accertarsi, e  dunque li abbatte. Sembra che per effetto di questo eccidio del verde siano stati già abbattuti  fra i 500 e 600 alberi. Con la promessa che saranno tutti rimpiazzati, ripiandandone di nuovi ma con fusti non più alti di tre metri.

Il Servizio Giardini arriva dove gli viene ordinato di andare con gru e motoseghe, e con la scusa della potatura, abbatte  letteralmente alberi che,  una volta a terra, mostrano di essere non sani ma sanissimi.  Pura follia!

Mentre invece non mette in sicurezza certi parchi dove da mesi si vedono alberi che hanno rami pericolanti se non addirittura spezzati. Come ad esempio nel parco naturale di via Fucini, zona Ojetti, a fianco di una scuola di bambini, dove un albero spezzato si è appoggiato sull'albero vicino e, da mesi, riposa così'.

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