Procurare strumenti
musicali ad un milione di ragazzi” è il prossimo obiettivo di Josè
Antonio Abreu, 66 anni, padre del ‘Sistema nazionale delle
orchestre giovanili ed infantili’ fondato trent’anni fa, dove
bambini e ragazzi, tolti dalla strada, fanno musica quotidianamente.
“Il mio progetto –
racconta Abreu - nacque con una finalità prevalentemente sociale:
togliere dalla strada e riscattare dalla povertà bambini e ragazzi
attraverso la musica. Solitamente i programmi sociali sono rivolti a
procurare cibo, medicinali ed altri generi di prima necessità. A
pochi viene in mente, invece, che l’uomo è anche anima, e che la
musica e l’arte in genere, possano nutrirlo e guarirlo. Io ho
pensato alla musica perchè sono un musicista”.
“ L'orchestra perché è
la rappresentazione, in miniatura, di una società solidale, dove i
componenti sono interdipendenti dove i più grandi fanno da guida ai
più piccoli. In linea di principio non siamo interessati ad allevare
solisti. La musica che si produce è il risultato di un lavoro
d’insieme. Oggi, in Venezuela, nelle centinaia di orchestre suonano
oltre duecentocinquantamila ragazzi; e trecentomila circa cantano nei
cori diffusi in tutto il paese, che conta 24 milioni di abitanti.
Naturalmente, talenti ve ne sono in gran numero e sono d’esempio e
di incoraggiamento per tutti. Ma il mio interesse è rivolto
prevalentemente all’orchestra ed al lavoro d’insieme".
"Prossimo obiettivo:
fondare un’orchestra ed un coro in ogni città e villaggio, per
contrastare l’avanzata della droga. La droga corre? Io voglio far
correre anche la musica. Dove arriva la droga può arrivare la
musica. Voglio dare uno strumento a un milione di ragazzi e bambini.
Ogni ragazzo è orgoglioso del suo strumento, si sente responsabile
del dono che gli è stato fatto, lo accudisce, diventa tutt’uno con
lo strumento e non lo lascia neanche un giorno muto. Ecco da dove
nasce uno dei nostri slogan: Scuola e Strumento".
Oltre l’obiettivo
interno, vogliamo internazionalizzare ed esportare il nostro sistema.
Abbiamo già formato orchestre giovanili anche in altri paesi ed una
che riunisce giovani del continente latinoamericano. All’Occidente
chiediamo di aiutarci, procurandoci strumenti, e mandandoci musicisti
a lavorare con i nostri ragazzi”.
Nessun commento:
Posta un commento