lunedì 26 marzo 2018

L'altro ieri, nel martoriato Venezuela, è scomparso a 78 anni, José Antonio Abreu, l'apostolo della musica. Un breve ricordo


Procurare strumenti musicali ad un milione di ragazzi” è il prossimo obiettivo di Josè Antonio Abreu, 66 anni, padre del ‘Sistema nazionale delle orchestre giovanili ed infantili’ fondato trent’anni fa, dove bambini e ragazzi, tolti dalla strada, fanno musica quotidianamente.

Il mio progetto – racconta Abreu - nacque con una finalità prevalentemente sociale: togliere dalla strada e riscattare dalla povertà bambini e ragazzi attraverso la musica. Solitamente i programmi sociali sono rivolti a procurare cibo, medicinali ed altri generi di prima necessità. A pochi viene in mente, invece, che l’uomo è anche anima, e che la musica e l’arte in genere, possano nutrirlo e guarirlo. Io ho pensato alla musica perchè sono un musicista”.

“ L'orchestra perché è la rappresentazione, in miniatura, di una società solidale, dove i componenti sono interdipendenti dove i più grandi fanno da guida ai più piccoli. In linea di principio non siamo interessati ad allevare solisti. La musica che si produce è il risultato di un lavoro d’insieme. Oggi, in Venezuela, nelle centinaia di orchestre suonano oltre duecentocinquantamila ragazzi; e trecentomila circa cantano nei cori diffusi in tutto il paese, che conta 24 milioni di abitanti. Naturalmente, talenti ve ne sono in gran numero e sono d’esempio e di incoraggiamento per tutti. Ma il mio interesse è rivolto prevalentemente all’orchestra ed al lavoro d’insieme".

"Prossimo obiettivo: fondare un’orchestra ed un coro in ogni città e villaggio, per contrastare l’avanzata della droga. La droga corre? Io voglio far correre anche la musica. Dove arriva la droga può arrivare la musica. Voglio dare uno strumento a un milione di ragazzi e bambini. Ogni ragazzo è orgoglioso del suo strumento, si sente responsabile del dono che gli è stato fatto, lo accudisce, diventa tutt’uno con lo strumento e non lo lascia neanche un giorno muto. Ecco da dove nasce uno dei nostri slogan: Scuola e Strumento".

Oltre l’obiettivo interno, vogliamo internazionalizzare ed esportare il nostro sistema. Abbiamo già formato orchestre giovanili anche in altri paesi ed una che riunisce giovani del continente latinoamericano. All’Occidente chiediamo di aiutarci, procurandoci strumenti, e mandandoci musicisti a lavorare con i nostri ragazzi”.

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