Nel breve volgere di una settimana appena, in Italia, è il libro ad essere sbattuto in prima pagina, con grande gioia degli editori, ma anche degli autori. Non accadeva da anni. Neppure la Fiera del libro bis, a Milano, ha suscitato altrettanto scalpore.
Prima il libro di De Bortoli (pubblicato dalla nuova casa editrice della Sgarbi, alla quale darà sicuramente ossigeno) nel quale, scalpore ha fatto una decina di righe con la rivelazione attribuita al manager di Unicredit, Ghizzoni, relativa a presunte pressioni della ministra Boschi - la stanno strattonando quasi ogni giorno; lasciatela stare, rischiate di sgualcirla.,mentre a noi piace com'è - per fargli salvare la banca dove suo papà era vicepresidente; poi quello di Lillo - che proprio oggi arriva in edicola ( edito da il Fatto quotidiano; una manna per un giornale le cui vendite non sono esaltanti), nel quale un'altra vicenda di 'padre e figlio' giusto il titolo, si impone all'attenzione, e cioè i rapporti fra Renzi e suo padre Tiziano, sulla vicenda Consip.
Il presidente del PD, Orfini, proprio ieri ha messo in guardia. Le due rivelazioni, ma soprattutto la seconda, non è soltanto 'indebita' rivelazione di intercettazione - che la Procura di Roma ha bollato come illegale, aprendo un'indagine su chi avrebbe fatto uscire la notizia - ma una minaccia per la democrazia, per la tenuta del sistema democratico.
E' evidente che Orfini l'ha sparata grossa. Come può la semplice rivelazione di una intercettazione, dove fra l'altro - ammesso che i protagonisti non abbiano giocato 'a guardie e ladri' - il prossimo candidato premier del PD ci fa una bella figura, da 'guardia', mettere in pericolo la tenuta democratica? Come può Orfini, l'Italia squassata giornalmente da rivelazioni di ben altri scandali, senza che nessuno si preoccupi essere in fibrillazione per una intercettazione rivelata? Siamo tutti convinti che Roma, che di scandali ne ha visti e subiti, ma è ancora là, magari acciaccata ma sopravvissuta, supererà anche quest'ennesimo scandaletto.
Il Vangelo, infine, ci ricorda che 'è necessario che gli scandali avvengano', senza spiegare con chiarezza il perché. Che invece ci spiegano sia la casa editrice di Sgarbi che quella del quotidiano. Senza scandali, come facciamo a sopravvivere?
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