L'unico commento trapelato dall'incontro in Vaticano, il primo fra il presidente Usa, Trump, e Papa Francesco, dopo che questi durante la campagna elettorale aveva bollato certe iniziative di Trump ( il muro da alzarsi fra USA e Messico, ad esempio), è stata quella frase di per sé senza molto valore , che però qualcosa potrebbe dirci sul presidente e la sua azione futura.
Alla viglia dell'incontro gli analisti parlavano di 'scontro' fra due personalità, fra due mondi, fra due diversissime concezioni di vita e di governo. Ma forse le cose, per merito soprattutto di Papa Francesco, che è l'uomo dei 'ponti' e non dei muri', si sono messe meglio del previsto. Nulla di eclatante, ma qualche piccolo passo sì. Forse.
C'è da aspettarsi, da quelle poche parole di commento, che Trump cambierà vita perché convertito dal Papa ai grandi tempi del sociale e dell' ambiente ai quali il presidente sembra abbastanza sordo? Vorrebbe dire pretendere troppo ed attendersi una conversione fulminante. Dunque no.
Il Papa potrebbe aver dato a Trump, indipendentemente dagli argomenti trattati, qualche massima di vita, e sicuramente non limitata strettamente al rapporto degli Usa con la grande comunità cattolica, alla quale appartiene anche sua moglie Melania. Sì, ma forse questo comporterebbe che Trump si misuri con la moralità non capitalistica, ogni volta che deve assumere qualche scelta importante? Non c'è da sperarci, anche perchè bastano pochi giorni, a dispetto del commento rispettoso perfino lusinghiero, e Trump si dimenticherà delle parole che ha sentito dal Papa.
E allora? Allora è difficile voler dispiegare il significato, il senso ed il valore di quell'affermazione, senza comunque svuotarla anche delle buone intenzioni, più che dai buoni propositi, dalle quali è scaturita.
Il Papa, all'uscita dal colloquio sembrava abbastanza teso, e solo dopo, quando l'incontro si è allargato alla famiglia di Trump, sul suo viso si è notato qualche sorriso ed un minimo di distensione.
Se nulla però possiamo attenderci come esitoconcreto del colloquio, c'è da augurarsi che Trump abbia preso le parole del Papa almeno come un buon consiglio, di persona non interessata per scopi e tornaconto personali, per il suo mandato presidenziale che, anche dopo la campagna elettorale e la sua elezione, non ha dato molti segni positivi, oltre la promessa di voler abbassare le tasse, in favore anche dei suoi amici ricchi, e che quindi niente ancora di buono porterà alla gran parte della popolazione, nella quale quelli di provenienza latino-ispana sono la maggioranza, che non appartiene alla ristretta cerchia dell'alta borghesia e degli industriali americani.
E allora quelle parole 'indimenticabili' per Trump, se proprio non rappresentano una sorta di elenco di accordi non scritti e neppure di impegni concreti, che siano almeno delle massime di vita, che seppur generiche, lo inducano a riflettere ogni volta che dovrà assumere decisioni importanti, come numerose lo attendono anche immediatamente.
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