Al 'Rome Chamber Music Festival', giunto all'edizione 14, fondato e diretto, fin dalla prima, dal violinista americano McDuffie tutto è pronto per la serata inaugurale del 4 giugno , che però non sarà aperta al pubblico, perchè ad inviti, e riservato agli sponsor ed ai loro amici e parenti che da anni sostengono il festival romano. Festival breve, anzi brevissimo ma superlativo. Quattro concerti in tutto, dal 5 all'8. E il 5 viene riproposto il programma del concerto inaugurale del 4, che sarà ad inviti. Un trionfo della musica cameristica alla quale partecipano musicisti giovani e non, talenti fianco a fianco con musicisti navigati che si assumeranno anche il compito di guidare i loro più giovani colleghi nello studio dei programmi.
I concerti sono ora ospitati a Palazzo Barberini, dopo che hanno peregrinato per la città di Roma, a partire dal Gonfalone - il magnifico oratorio affrescato, in una traversa della storica via Giulia. Ora sono approdati nella iù ampia e solenne sala 'Pietro da Cortona' che anni or sono, parecchi anni fa, ospitò anche un concerto dell'Orchestra europea (ECYO) guidata allora a Abbado che ne era stato il fondatore, in una breve ma memorabile residenza romana.
Robert McDuffie, con grande determinazione e caparbietà, si è sempre dato da fare per tenere in vita questo suo gioiellino di festival, nel quale fa anche esibire, oltre a bravissimi giovani strumentisti italiani, i migliori perfezionati nella sua scuola d'archi statunitense.
Sulla culla del neonato festival 'vegliarono', quattordici anni fa, mamme premurose ma intraprendenti, alcune signore, un pò sfaccendate, della ricca borghesia romana. Si diedero da fare e permisero al comune progetto di festival da camera, ideato assieme al violinista americano,finalmente di nascere. Ora, non sappiamo cosa facciano le signore in questione, nè se si siano gettate in altre meritevoli imprese artistiche; ma temiamo che, stanche di lavorare nella promozione culturale, si siano gettate anima e corpo, nel più facile mondo salottiero che a Roma è molto attivo, anche se inconcludente per la città, alimentando contemporaneamente il catalogo 'Cafonal' di Dagopspia
Quest'anno il problema più difficile da superare per gli organizzatori, una volta messo a punto il sofisticato programma cameristico, è come contenere nel pur grande salone di Palazzo Barberini la folla già prenotata e quella che continua a prenotarsi telefonicamente, per il concerto conclusivo, richiamata dal debutto registico, nel festival romano, di un autentico fenomeno come Enrico Stinchelli, da tempo annunciato. Organizzerà la sfilata degli animali nel celebre Carnevale di Camille Saint-Saens, alla quale potrebbe partecipare anche lui in persona, addirittura aprirla, per la gioia dei suoi fans radiofonici che non l'hanno ancora visto in faccia.
Gli organizzatori stanno pensando di trasferire, se l'onda lunga delle prenotazioni non accennerà ad arrestarsi, il Carnevale con tutta la regia, nella Sala santa Cecilia dell'Auditorium, sperando che sia sufficiente. Altrimenti, hanno fatto già sapere, opteranno per due maxi schermi, uno nel giardino di Palazzo Barberini e l'altro, nella vicina Piazza del Tritone, transennata.
P.S. L'Ufficio stampa del Rome Chamber Music Festival ci ha fatto sapere che c'è ancora qualche posto disponibile nel Salone di Palazzo Barberini (che ha la capienza di 350 posti circa) per la serata dell'8 giugno, e che ancora, perciò, le ipotesi del trasferimento in altra sede e dei maxi schermi, a seguito di un eccesso di richieste, non sono per ora all'ordine del giorno.
P.P.S. L'attenzione catalizzata da tante cose talvolta poco importanti, ci ha giocato un brutto scherzo. Abbiamo scritto che Stinchelli debutta al Rome Chamber Music Festival nel Carnevale. E ci siamo sbagliati, perché al Rome Chamber Music Festival il noto tenore-regista aveva debuttato già l'anno scorso con l' Histoire di Strawinsky. Ce ne scusiamo con l'interessato e con il bel festival cameristico romano.
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