Renzo Arbore, come si sa legato all'attrice Mariangela Melato, scomparsa qualche anno fa, ha proposto all'autorità comunale, proprietaria del Teatro Valle, dopo il passaggio dal Mibact al Campidoglio, di intitolare il teatro all'attrice. Luca Bergamo, assessore alla 'ricrescita' culturale - fra parentesi, lasciatci comuncarvi una scoperta esilarante: abbiamo appreso che Pinuccia Montanari, nominata da Grillo assessore all'Ambiente in Campidoglio, a Genova, da dove proviene e dove lavorava prima, era assessore alla 'decrescita' di qualche cosa, ma non della 'monnezza' - ha risposto, naturalmente, sì. Perché così, per qualche settimana, si potrà riempire con tale inutile discussione il vuoto di potere e di iniziative.
Si intitola ad una brava attrice, morta da pochi anni, un teatro storico, mentre ad una attrice storica, come Anna Magnani, morta oltre quarant'anni fa, non si è intitolato neanche un teatrino di periferia.
La differenza la fa la persona da cui viene la proposta, e cioè Renzo Arbore, uomo di spettacolo, intelligente, e sulla cresta dell'onda. E tanto basta e avanza.
Anna Magnani, al di là di qualche stanca commemorazione di tanto in tanto, e di un premio a lei intitolato - una tristezza di comitato d'onore ed anche di albo dei premiati - è praticamente dimenticata, pur essendo da tutti riconosciuta come forse la più grande attrice, non solo italiana, del secolo scorso, per lo meno una delle più grandi, Premio oscar (La rosa tatuata)
Ma forse la discussione su tale proposta, sicuramente accolta dai governanti analfabeti e pronti a cavalcare l'onda favorevole, potrebbe almeno riaccendere dibattito e proteste per il mancato avvio dei lavori di restauro del teatro, da tempo promessi e non ancora iniziati, dopo qualche anno dacchè è stato sfrattato dei suoi occupanti abusivi, chiuso e lasciato andare in malora. Anche per poter dire: ecco i risultati di quella occupazione.
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