Gli va riconosciuto a Battistelli. Quando ha capito che il suo impegno di direttore artistico bis - o in seconda, come si preferisce - all'Opera di Roma, e che i grandi risultati raggiunti erano passati in second'ordine nella pubblica opinione, che ha puntato il dito contro la doppia direzione nella Fondazione musicale romana, ha deciso di lasciare. Ha lasciato a fine mandato - il suo contratto scade domani; e, nella prospettiva che non poteva non essergli rinnovato, ha giocato d' anticipo.
Perchè se quel suo festival 'FFF' non si tiene, che ci sta a fare all'Opera di Roma? Per quei cinque o sei concerti nel cui programma è inserito un brano di autore contemporaneo? Un pò poco per dargli 80.000 Euro, che certo non sono una grande cifra ma che, sommati agli 83.000 percepiti a Firenze, cominciano a diventare un bello stipendio. O no? E poi non va nemmeno dimenticato che quel festival 'FFF', Fuortes l'aveva dovuto forzatamente istituire e finanziare, altrimenti anche l'ultimo cittadino romano avrebbe potuto dirgli: che c'hai messo a fare Battistelli, non basta già Vlad - ammesso che basti?
Ha fatto bene, dunque, a dimettersi, ma meglio avrebbe fatto se avesse anche detto che comunque lui ha già - li ha sempre avuti da anni - altri incarichi , paralleli a quello romano. E, infatti, è direttore artistico dell'Orchestra della Toscana, dove aveva fino al 2016 uno stipendio di 83.000 Euro che lui, con gesto di grande generosità, si è autoridotto del 10% portandolo a 65.000. Anche gli altri dirigenti hanno fatto altrettanto, E bene hanno fatto tutti.
L'Orchestra della Toscana, per chi non lo sapesse, è molto attiva sia a Firenze che sul territorio, ed è, fra le orchestre cosiddette ICO, quella con il finanziamento maggiore da parte del Ministero di Franceschini. Sarà un caso ma è così - come invece non tocca ancora all'Orchestra Verdi di Milano che, contrariamente a quanto stabilito dal combinato disposto 'punitivo' del duo Franceschini-Nastasi, meriterebbe un finanziamento di gran lunga superiore a quello di tutte le altre orchestre ICO italiane, avendo attività, organico e qualità superiori a tutte le altre.
L'Orchestra della Toscana si dà da fare moltissimo anche durante l'estate - si dovrà pur meritare il generoso finanziamento statale - quando va in giro dall'Amiata ( Festival pianistico della coppia Chiesa-Baglini)a Siena ( all'Accademia Chigiana retta da Nicola Sani con parecchi concerti. Curioso: i due, Battistelli e Sani , che negli anni passati si gettavano fango l'uno in faccia all'altro , ora vanno d'amore e d'accordo. Affari? Fruscio di grembiulini al vento?) e a Città di Castello ( Festival delle Nazioni, ospite quest'anno la Germania, per cui - finalmente- si ascolterà musica di Beethoven), dove addirittura quest'anno eseguirà la Sinfonia n.9 di Beethoven ( la direzione artistica di quel festival, che dura da una quindicina d'anni, non si rende conto del ridicolo e della inopportuna decisione).
Ma la zona di influenza di Battistelli non si restringe, lasciata Roma, neanche alla sola Toscana, perchè si estende anche all'Abruzzo, dove da anni ha la Presidenza della Associazione di Concerti 'Barattelli' fondata dall'indimenticato avvocato Carloni. Tale suo incarico è a titolo gratuito, compensato però dalla facoltà di nominare direttore artistico chi vuole lui. Come ha sempre fatto, da una decina d'anni a questa parte (lo Statuto dell'Ente prevede, ma solo sulla carta e comunque sempre disatteso nella realtà, una procedura coi fiocchi; ne sappiamo qualcosa anche noi!), nominando prima Mastropietro, poi Barbieri ed ora Pezzopane, che direttore artistico era già stato negli anni passati. Anche Guido Barbieri che di mestiere farebbe il critico musicale ma poi si trastulla anche con qualche direzione artistica; comunque sempre ubbidientissimo al presidente, come del resto i suoi due sodali che l'hanno preceduto e seguito.
A dire la verità anche a Roma Battistelli ha un incarico che il suo fratello-coltello dall'Ongaro gli ha riconosciuto, dopo averlo battuto nella scalata alla sovrintendenza dell'Accademia di Santa Cecilia. E cioè quello di consigliere di amministrazione dell'Accademia.
Non sfugga a chi legge che Battistelli era nel contempo direttore artistico dell'Opera e consigliere di amministrazione dell'Accademia di santa Cecilia, e, un tempo, era anche membro del Consiglio direttivo dell'Accademia Filarmonica Romana, gli intrecci, non certo musicali, della quale con la sorella maggiore (Santa Cecilia) abbiamo più volte segnalato.
E in tutto questo vortice di impegni amministrativi, Battistelli trova anche il tempo di fare il compositore, che è poi il suo impegno maggiore; ed anche il tempo di andarsi a rileggere la Bibbia, dalla quale ha tratto argomento per l'ultimo suo lavoro.: Le figlie di Lot. Dove centrale è il tema pressante dell'accoglienza.
Perchè l'impegno 'civile' di Battistelli è anche un'altra costante della sua attività ( stiamo pensando a CO2, che aveva al centro il tema dell'ambiente). Infine, non s'era buttato anche in politica, presentandosi come candidato sindaco al Comune di Albano, sua città natale? Fu sconfitto dal candidato PD, lui che si era presentato con una sua lista. E allora?
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