Non c'è dubbio che è così. Se si fa una radiografia di tutti i governanti italiani, fermiamoci qui per intanto, il risultato è sconfortante. Ogni giorno un nuovo ladro, ogni giorno un nuovo sprovveduto, ogni giorno un nuovo imbroglione, un nuovo incapace. Solo in questo il mondo della politica non smette di meravigliarci riservandoci sorprese quasi giornaliere. Sempre nel peggio. Per il resto non c'è mai una novità e noi ci siamo talmente abituati che non ci facciamo neanche più caso.
Che cosa non fanno e non farebbero per accaparrarsi qualche voto in più; al punto da giustificare quelle indegne gazzarre che fanno ogni giorno anche in Parlamento, con il 'senso di responsabilità' che la scelta popolare impone loro, per il periodo del mandato pubblico. Pensa se non avessero neanche questo senso di responsabilità.
Vogliamo poi estendere il discorso uscendo di confini nazionali?
Che occorre pensare dei governanti di ogni parte, anche di quelli sovranazionali, per l'indifferenza con cui stanno (non stanno) affrontando il problema del terrorismo islamico? Oltre le frasi di indignazione e condanna non fanno altro. Anzi taluni governi, di qua e di là dell'oceano, pensano sia più utile, per la loro sporca politica, stare alla finestra, o non intervenire più in Siria per fermare anche il massacro di quel macellaio di Assad, perchè anche il macellaio può far comodo, se si assume tacitamente il compito di fermare l'avanzata dei terroristi. Se poi ammazza come in un macello, bombarda con bombe chimiche chissenefrega, finchè non viene a farlo a casa nostra, si scanni a casa sua lui ed i suoi avversari. Neppure quando vengono colpiti, come in Tunisia, cittadini europei si muove foglia. Ci si ferma alla condanna ed alla prevenzione, parlare di repressione, anche armata come sarebbe ormai necessario, sembra una bestemmia; i governanti con grande senso della moralità, mai e poi mai prenderebbero le armi per andare a combattere e debellare il nemico ora che può contare soltanto su alcune migliaia di militanti.
E il caso Grecia? Le banche ed i cattivi governi hanno ridotto un popolo allo stremo, alla fame addirittura alla miseria - si parla di ospedali che non hanno più farmaci per curare ammalati!!!! nella cosiddetta civilissima Europa. E non ancora contenti, chiedono sacrifici per salvare i crediti di banche e Stati , affamando ancora di più il popolo che in ogni caso, in ogni tempo ed in ogni nazione, è l'unico che paga i sempre frequenti errori di chi governa. E, nel caso della Grecia, l'FMI e l'Europa non vogliono sentire ragioni. La Grecia deve scomparire, questo è, in fondo, ciò che vogliono, sapendo che si tratta davvero di un pericolo, il quale potrebbe avere influssi negativi anche sulla tenuta, ancora fragile e scricchiolante, del continente europeo, costruito a grande fatica e non ancora completo. Della grave situazione sociale greca sembra non importi a nessuno. Come è possibile? Perchè la democraticissima Europa trema di fronte alla prospettiva che Tsipras attraverso referendum chiede ai cittadini se vogliono restare in Europa, a costo di grandi sacrifici - ancora sacrifici - o,se con tutti i rischi, decidono di uscire dalla moneta unica e forse anche dall'Europa? Se uno si ferma solo alle facce di coloro che ogni giorno pontificano dai pulpiti europei, si mette le mani nei capelli, fanno impressione al solo guardarli.
Perchè simili governanti?
La risposta non è difficilisima. Rispondiamo con altre domande .Perchè i programmi più visti in Tv sono quelli più beceri, che sembrano fatti per gente subnormale'; perchè la stampa più venduta è quella che parla di gossip, perchè gli stadi nascondono fra la folla belve umane; perché basta lanciare una moda per fare proseliti - non importa di che tipo e di che valore; perchè basta un nuovo predicatore che non si dà pace a le spara ogni secondo sempre più grosse, per avere un seguito inimmaginabile; perchè basta che una signorina (o signorino) si faccia vedere spesso in tv, magari belloccia/o, per essere votata/o dai cittadini. Ecco perchè. La risposta potrà sembrare troppo semplice, ma è quella vera.
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