Ora finalmente Giorgio Battistelli, compositore di fama- come si scrive nel suo volantino elettorale- può dormire sonni tranquilli, perchè dopo aver aspirato a tutti gli incarichi possibili in ambito musicale, l'elezione a sindaco di Albano Laziale - dove si è presentato con lista propria assieme all'altra decina di candidati alla poltrona di sindaco e agli oltre settecento candidati consiglieri -l'avrebbe costretto a lasciarli, a meno che non pensasse di fare il sindaco come è costretto a fare anche per gli altri impegni. I quali, dato l'altro numero, a farli bene sarebbe costretto a domandare alla natura di fare per lui, e per lui solo, una giornata di quarant'otto ore almeno.
Ora si può tranquillizzare. Al Comune di Albano Laziale, sua cittadina natia, ci sarà il ballottaggio fra il candidato sindaco uscente, Marini, del PD, ed il candidato di Forza Italia, Benedetti, risultati primi due per le preferenze di lista loro accordate.
Battistelli, giunto buon terzo, è dunque escluso dal ballottaggio che si terrà il 14 di questo mese. Battistelli, va ricordato che si presentava contro la stessa lista del candidato sindaco del PD, e cioè Marini - qualcosa di assai simile a quanto accaduto in quel di Genova che ha portato alla sconfitta della Paita. Così presentandosi, con una lista sua, Battistelli pensava di essere eletto, quale padre della patria (Albano Laziale) con suffragio plebiscitario. Che non è stato.
Ora può finalmente tornare ad occuparsi della direzione artistica dell'Orchestra Toscana, e di quella ( a mezzadria) all'Opera di Roma, della presidenza della Società Barattelli, del consiglio di amministrazione dell'Accademia di Santa Cecilia e anche della composizione, sua attività principale e più antica. E già avrà tanto a fare, anche senza la poltrona di sindaco ad Albano Laziale.
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