venerdì 5 dicembre 2025

Nessuno si può ritenere salvo dagli insulti di Trump. E' toccato alla Somalia

 

L'insulto di Trump ai somali e la risposta del Primo Ministro della Somalia

Una frase tanto brutale quanto rivelatrice: “Sapete, il nostro Paese è a un punto critico. Potremmo imboccare la strada sbagliata. Siamo a un punto critico. Non so se alla gente dà fastidio che lo dica, ma lo dico: potremmo andare in una direzione o nell’altra, e andremo nella direzione sbagliata se continuiamo a ricevere spazzatura nel nostro Paese.”

Con queste parole, pronunciate durante una riunione di governo alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha messo la comunità somala — e per estensione la Somalia — al centro della sua offensiva xenofoba. Ha ridotto gli immigrati somali a “spazzatura” e ha persino suggerito che il loro Paese d’origine abbia un cattivo odore. Non era uno sfogo passeggero, ma un’escalation deliberata, coerente con la sua revoca di protezioni legali e con l’associazione sommaria tra la comunità somala e criminalità, gang e frodi.

Reazione in Somalia: indignazione e invito alla calma

Le reazioni in Somalia sono state immediate. Molti cittadini si sono detti profondamente offesi. Ma il primo ministro Hamza Abdi Barre ha risposto con toni più misurati, suggerendo che la cosa migliore fosse ignorare l’insulto.

L'insulto di Trump ai somali e la risposta del Primo Ministro della Somalia

Ha ricordato ai giornalisti che Trump aveva già preso di mira Paesi come Nigeria o Sudafrica, e che discutere ogni affermazione non farebbe che amplificarla. “Farne un problema e dargli importanza è più dannoso che andare avanti.”

Il rischio di una retorica che legittima la violenza

Le parole di Trump non sono innocue. Erosione del rispetto internazionale, alimentazione della xenofobia, polarizzazione dell’opinione pubblica: gli effetti sono chiari. La revoca di protezioni come il TPS per i somali in Minnesota rende la retorica ancora più concreta, traducendola in paura, sfratti e insicurezza.

L'insulto di Trump ai somali e la risposta del Primo Ministro della Somalia

Molti osservatori ritengono che la posizione prudente di Barre voglia evitare escalation diplomatiche, ma gli attivisti avvertono che un silenzio eccessivo rischia di normalizzare l’odio. Il messaggio implicito è che l’origine etnica o lo status di rifugiato possano essere usati come giustificazione per violenza simbolica e forse fisica—un precedente pericoloso per qualsiasi democrazia.

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