lunedì 8 dicembre 2025

Mollicone esprime la sua perplessità sulla scelta della Scala di inaugurare con l'opera di Sciostakovic. E nel manifestarla, dice cose mai udite (Dagospia)

 MOLLICONE, MA CHE STAI A DI? – IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA, FEDERICO MOLLICONE, IERI ALLA PRIMA DELLA SCALA HA DETTO DI ESSERE “PERPLESSO SULLA SCELTA” DELL’OPERA, LA LADY MACBETH DEL DISTRETTO DI MCENSK, DI SHOSTAKOVICH: “STRIDE MOLTO CON I VALORI DI RISPETTO DELLE DONNE” – “È UN’OPERA ANTI-STALINISTA E L’AMICIZIA TRA IL POPOLO ITALIANO E IL POPOLO RUSSO È SOLIDISSIMA” (MA CHE C’ENTRA?) - POVERINO, VA CAPITO: CERCA DISPERATAMENTE DI FARSI NOTARE E DA QUANDO AL MINISTERO È ARRIVATO IL GIULIVO GIULI, NESSUNO SE LO CALCOLA PIÙ...

 "È un'opera anti-stalinista e l'amicizia tra il popolo italiano e il popolo russo è solidissima", ma "sono perplesso sulla scelta" perché "stride molto con i valori di rispetto delle donne". Lo ha detto il presidente della commissione Cultura della Camera Federico Mollicone sulla Prima della Scala.

 

"Seguo l'opera da quando avevo 15 anni: è sempre la Scala, scene importanti, cantanti e orchestra bravi, ma è una scelta che perplime" ha aggiunto.


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 Chi critica Mollicone, di FdI, si sciacqui prima la bocca - come si dice a Roma. Il presidente della Commissione cultura del Parlamento conosce non solo il melodramma da quando era bambino, ma anche i neologismi della nostra lingua, come PERPLIME di guzzantiana invenzione. 

La smetta di ironizzare su Mollicone anche Riccardo Muti, cui si attribuisce una battuta storica, sul nostro, quando ebbe la notizia che nel Consiglio comunale di Roma, tale MOLLICONE, s'era opposto alla concessione della cittadinanza romana al grande direttore.' A Roma - commentò Muti - conosco solo Morricone, nessun Mollicone'. ( P.A.) 

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