Anche l'aereo papale è nei guai. La Ita ha, infatti, confermato che il velivolo sul quale viaggia il Papa ed ora è fermo ad Istanbul, dovrà essere aggiornato dopo che Airbus ha annunciato il richiamo di circa 6.000 aeromobili A320 - il modello usato per il volo papale in Turchia e Libano - al fine di sostituire urgentemente il software di controllo risultato vulnerabile alle radiazioni solari, un bug evidenziato da un incidente a fine ottobre negli Stati Uniti.
Il richiamo che sta causando ritardi e cancellazioni in tutto il mondo, dalle Filippine alla Colombia, non dovrebbe compromettere l'agenda della missione internazionale di Leone XIV. Il produttore di aeromobili europeo ha annunciato in un comunicato di aver chiesto a tutti i clienti (tra cui Ita) che utilizzano questo software di «interrompere immediatamente i voli» dopo aver analizzato il guasto tecnico. L'incidente è avvenuto il 30 ottobre su un volo JetBlue tra Cancún, in Messico, e Newark, vicino a New York.
Nel frattempo il Vaticano ha ammesso che persino il velivolo papale è inguaiato e per questo sta arrivando apposta a Istanbul un tecnico specializzato con il componente da sostituire nel software del velivolo. Tutto dovrebbe essere a posto prima di domani, quando il Papa riprenderà la marcia diretto in Libano. Il suo ritorno è previsto per il 2 dicembre a Roma.
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