Il Cda della Fenice: «Fiducia a Venezi e Colabianchi». I lavoratori: «Gestione autoritaria»
Visita del ministro Giuli nel giorni dell'attesissima riunione, smentita categoricamente l'ipotesi di spostamento della direttrice. I sindacati: «Ci hanno vietato di leggere un comunicato, non scioperiamo per responsabilità»
Nel giorno dell'atteso consiglio d'indirizzo (sorta di consiglio d'amministrazione) della Fondazione Teatro la Fenice, è arrivato in visita a Venezia, a sorpresa, il ministro della Cultura Alessandro Giuli. E il CdI, per la prima volta chiamato ad esprimersi sull'attualità del teatro, ha diramato un comunicato molto netto: «Piena solidarietà e massima fiducia nel Sovrintendente Nicola Colabianchi, oggetto in queste settimane di forti critiche da parte delle rappresentanze sindacali, che ne hanno chiesto anche le dimissioni».
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I sindacati, da parte loro, annunciano per domani, apertura della stagione 25/26, un'ennesima protesta, ma niente sciopero.
Il comunicato del Consiglio di Indirizzo e la voce del ministro
Il Consiglio di Indirizzo, oltre alla fiducia a Colabianchi, ha «ribadito all’unanimità il proprio sostegno a Beatrice Venezi quale nuovo Direttore Musicale del Teatro». Una presa di posizione importante, dato che finora il cdi non era stato chiamato a esprimersi sulla nomina. «Pur nel pieno rispetto del ruolo delle organizzazioni sindacali - continua la nota diffusa - il Consiglio auspica il ritiro dello stato di agitazione per la ripresa immediata del dialogo, fondamentale per garantire la piena operatività del Teatro e per tutelare la qualità della produzione artistica, il benessere dei lavoratori e la solidità del bilancio».
La nota arriva poche ore dopo le dichiarazioni del ministro Giuli, che a margine dell'inaugurazione del ponte votivo della Salute, ha smentito categoricamente le voci di spostamento di Beatrice Venezi in altri teatri. «Beatrice Venezi è la persona giusta al posto giusto. L'ho sentita, ha un'ottima disposizione nei confronti della Fenice che verrà presto ricambiata».
I rappresentanti dei lavoratori: «Altro divieto, domani leggeremo il comunicato davanti al teatro»
Sempre oggi la direzione della Fondazione ha negato alla rappresentanza dei lavoratori la possibilità di leggere un breve comunicato prima dell’inaugurazione della stagione 2025/2026, fanno sapere i rappresentanti sindacali del Teatro. «Si tratta dell’ennesimo segnale di una gestione sempre più chiusa, autoritaria e impermeabile al dialogo» scrivono loro in una nota. «Pur di non arrecare alcun danno alle spettatrici, agli spettatori e alla Fondazione stessa», dicono le rappresentanze sindacali, i lavoratori hanno scelto di non proclamare lo sciopero. Si tratta di una linea non dura, dunque, arrivata dopo lunghe discussioni, e che certo farà piacere alla direzione da mesi sotto attacco.
«Per affermare comunque il diritto all’espressione e per protestare contro questa ulteriore chiusura, le lavoratrici e i lavoratori del Teatro La Fenice danno appuntamento al pubblico, agli organi di stampa e alla cittadinanza alle ore 18.20 in Campo San Fantin, dove sarà data lettura del comunicato che era stato preparato per l’inizio della recita» conclude la nota. Nicola Colabianchi, a un mese dalla richiesta di dimissioni, appare più solido di prima.
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Il Cda della Fenice: «Fiducia a Venezi e Colabianchi». I lavoratori: «Gestione autoritaria»
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