VENEZIA - A pochi minuti dall’inizio dall’inaugurazione della stagione lirica con “La Clemenza di Tito” di Mozart (Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, direttore Ivor Bolton, regia Paul Curran), le lavoratrici e i lavoratori della Fenice si sono riuniti alle 18.20 in campo San Fantin per la lettura pubblica del comunicato che la direzione del teatro «ha negato la possibilità di leggere prima dell’inaugurazione della Stagione 2025/2026».
La protesta
I lavoratori denunciano «l’ennesimo segnale di una gestione sempre più chiusa, autoritaria e impermeabile al dialogo». Pur giudicando «inaccettabile» il divieto, il personale ha scelto «di non proclamare lo sciopero» per «non arrecare alcun danno alle spettatrici, agli spettatori e alla Fondazione stessa», rivendicando il diritto di «rivolgere poche parole, rispettose e necessarie, al proprio pubblico».
«Vi chiediamo un momento di attenzione prima dell'inizio dello spettacolo. Le lavoratrici e i lavoratori del Teatro La Fenice sono qui oggi, non nei loro consueti luoghi di lavoro, ma in mezzo a voi. Siamo qui perché possiate vedere i volti e ascoltare le voci di chi ogni giorno fa vivere questo teatro con passione, competenza e dedizione. Questa sera è speciale per tutti noi: inauguriamo la Stagione Lirica dedicata agli abbonati, al pubblico internazionale e ai sostenitori e sponsor del nostro Teatro» hanno sottolineato. «Il nostro amore per questo teatro non si spegne. Vogliamo che La Fenice resti uno spazio vivo, dove libertà, partecipazione e valori condivisi si incontrano. Certi del vostro sostegno auguriamo a tutti una serata piacevole all'insegna della musica e dell'arte, che da sempre uniscono questa città e questo teatro» hanno concluso tra gli applausi distribuendo i volantini che sul fronte riportano una frase del poeta John Keats: «La bellezza è verità. La verità è bellezza. Questo è tutto ciò che al mondo sapete, e tutto ciò che vi occorre sapere». I volantini sono poi stati distribuiti al pubblico affinché chi lo desidera possa lanciarli alla fine dello spettacolo, come fatto ripetutamente nelle scorse settimane.
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