domenica 30 novembre 2025

La Torre di Pisa è diventata un'opera lirica dal titolo 'La Torre' ( da Pisa Today)

 

La Torre di Pisa diventa un'opera lirica: debutto in prima assoluta al Teatro Verdi

La rappresentazione  venerdì 28 e domenica 30 novembre

Da 850 anni ispira artisti, letterati, studiosi, architetti, ingegneri. Sterminata è la bibliografia intorno a essa. Citata e rappresentata in ogni espressione artistica e creativa dell’umano ingegno, il misterioso e magnetico fascino della sua inclinazione l’ha resa una icona mondiale. Se, nell’era moderna, la sua presenza in film, pubblicità, documentari, giochi, cartoni animati svetta in assoluto tra tutti monumenti più famosi del mondo, ora il Campanile pendente della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Pisa, la Torre, diventa per la prima volta un’opera lirica in un atto che, grazie al contributo dei principali promotori culturali della città (Comune, Fondazione Teatro di Pisa, Opera della Primaziale, Fondazione Pisa) è stata interamente prodotta dal Teatro Verdi e sarà rappresentata in prima mondiale assoluta il 28 e il 30 novembre con la regia di Stefania Panighini e la direzione di Carlo Boccadoro.

La prima sarà preceduta, giovedì 27 novembre alle 18, dalla Guida all’Opera, il tradizionale momento dedicato al pubblico per introdurlo allo spettacolo dalla viva voce dei protagonisti. All’incontro, che sarà condotto da Manuel Rossi, responsabile del patrimonio storico artistico dell’Opera della Primaziale Pisana, parteciperanno Marco Malvaldi, Vincenzo De Vivo, Marco Bargagna, Stefania Panighini. Su soggetto di Marco Malvaldi, libretto di Vincenzo De Vivo, musica di Marco Bargagna. 'La Torre' è il secondo titolo della stagione operistica del Verdi e sarà messa in scena in un dittico cameristico di assoluta originalità, assieme al Bal Masqué di Francis Poulenc (1899-1963), che in questa occasione verrà eseguito per la prima volta in forma scenica con il solido Giacomo Medici nel ruolo del baritono. Di altissimo profilo per questa operazione di massima unicità che porta la firma di Marco Tutino, direttore artistico della Fondazione Teatro di Pisa, è anche il team creativo con professionisti di rinomata esperienza internazionale come Italo Grassi per le Scene, Manuel Pedretti per i Costumi, Gianni Paolo Mirenda per il Disegno luci e Daniela Maccari per la coreografia. In buca lo stimato ensemble Sentieri Selvaggi, autorità riconosciuta nel repertorio contemporaneo, che con la bacchetta del loro membro fondatore Carlo Boccadoro accompagnerà un cast giovanissimo nato dalla collaborazione con la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna.

Assieme all’esperto Giacomo Medici, presente anche nella Torre nel ruolo di Diotisalvi, ci saranno Giacomo Leone (Bonanno), Silvia Porcellini (Agostino), Tommaso Martinelli (Bulgarino), Eugenio Maria Degiacomi 2 (Ranieri), Chiara Scannapieco (Cenno). Completa il cast la Compagnia di danza del Teatro di Pisa, composto dai giovani allievi del Corso di Formazione VerdièDanza organizzato dal Teatro Verdi. Connotata da una impronta fortemente pisana è naturalmente la genesi di quest’opera e della sua commissione, legate all’anniversario degli 850 anni dalla posa della pietra (9 agosto 1173). Su impulso del Comitato promotore per le Celebrazioni, nel 2023 viene affidata la stesura del soggetto allo scrittore pisano Marco Malvaldi, autore del felicissimo ciclo di romanzi del BarLume e appassionato di musica classica con piccole esperienze anche nel canto lirico.

Per il libretto si fa riferimento a Vincenzo De Vivo, l. La composizione delle musiche viene affidata a un  illustre nome pisano, Marco Bargagna, rinomato maestro di coro e maestro collaboratore in molte istituzioni teatrali italiane e già autore di tre opere liriche, di musiche da camera, di nove Concerti Sacri e di Messe.

Nasce così La Torre che, in dittico con Le Bal Masqué di Francis Poulenc (1899-1963), offrirà al pubblico delle due recite un inedito spettacolo che, come annuncia nelle note di regia Stefania Panighini, desidera essere “un affresco sulla Torre di Pisa, un dipinto medievale come i meravigliosi affreschi trecenteschi del Camposanto, dove non esistono il tempo e lo spazio, ma tutto coesiste in una straordinaria composizione a tratti surreale e meravigliosa, dove la razionalità deve lasciar spazio allo stupore”.



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La Torre di Pisa diventa un'opera lirica: debutto in prima assoluta al Teatro Verdi
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