sabato 29 novembre 2025

Teatro La Fenice. Nuove proteste contro Colabianchi e B.V. ( da Il Gazzettino) Che aspettano i loro padrini politici a farli ritirare in buon ordine? O vige la parola d'ordine: boia chi molla nel partito/governo Meloni & Soci? ( P.A.)

 

Fenice, nuova protesta con le torce dei telefonini accese e pioggia di volantini all’inaugurazione della stagione sinfonica

VENEZIA - Le torce dei telefonini accese dagli spettatori di palchi e platea prima dell'inizio del 'Canto del destino' di Brahms. Non sono di certo mancate le polemiche alla serata inaugurale della nuova stagione sinfonica del Teatro la Fenice di Venezia: ieri, venerdì 28 novembre, alla fine dell’esibizione di orchestra e coro, diretti da Ivor Bolton, una nuova pioggia di volantini è volata giù dai palchi. 

 

Le polemiche

Le polemiche non riguardano solo la querelle sulla direttrice musicale Beatrice Venezi e il sovrintendete Nicola Colabianchi: il nuovo fronte di scontro dei lavoratori della Fenice riguarda la mancata corresponsione dell'acconto del welfare, deciso all'unanimità dal Consiglio di indirizzo della Fondazione. Per sindacati e i 300 lavoratori si tratta di «una ritorsione». 

 

La lettera

Le lavoratrici e i lavoratori avevano scritto una lettera aperta al presidente della Regione, al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, al prefetto e al sovrintendente del Teatro La Fenice. «Per un momento non vogliamo parlare della nomina della direttrice Beatrice Venezi, per un momento vogliamo che proviate a comprendere meglio, e nel senso più concreto possibile, quali sono le conseguenze di un vostro preciso atto: quello della sospensione dell'acconto welfare alle lavoratrici e ai lavoratori del Teatro La Fenice».

Il tema sollevato era quello della sospensione del welfare. «Sappiamo bene che il welfare non è oggetto di un accordo sindacale scritto - prosegue la lettera -, non fa parte del trattamento economico stabile, non è inserito nel contratto di secondo livello. Sappiamo che la Fondazione può sospenderlo senza violare formalmente la legge, ma avete deciso di voltare le spalle a circa 300 famiglie, vorremmo essere sicuri che lo abbiate compreso. Ciò che avete deciso, sarà anche legale ma moralmente non è giusto e strategicamente non lungimirante», scrive la Rsu della Fenice.

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